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I miei giorni più belli

Regia di Arnaud Desplechin vedi scheda film

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La recensione su I miei giorni più belli

di alan smithee
6 stelle


 

locandina

My Golden Years (2015): locandina

FESTIVAL DI CANNES 2015 - QUINZAINE DES REALISATEURS

 

TROIS SOUVENIRS DE MA JEUNESSE, proviene dalla Quinzaine ed è un prequel di un noto film che oltre dieci anni orsono partecipò al Concorso qui a Cannes. Quel famoso (im Francia, perché da noi non è mai uscito) “Comment je me suis disputé...ma vie sexuelle”, di cui il medesimo regista Arnaud Desplechin ne riprende le gesta del suo protagonista principale: quel Paul Dedalus che diviene per il regista quasi quanto Antoine Doinel è stato per Francois Truffaut.

E lo troviamo adulto, interpretato sempre da Mathieu Amalric,mentre si aggrega ad un circolo ucraino per cercare di tornare in Francia dopo dieci ani di esilio, per saltare all'adolescenza, alle prese con la follia di una madre che verrà presto a mancare, il rapporto con il padre triste ed inconsolabile, l'amicizia e la complicità con un medico che gli instilla interessi per l'antropologia, ed altre vicissitudini di un ragazzo ormai sulla ventina, innamorato della sua Esther, che diviene la sua Penelope ponendo il ragazzo in una situazione omeriana di un nuovo Ulisse randagio e senza pace.

Quentin Dolmaire, Lou Roy-Lecollinet

My Golden Years (2015): Quentin Dolmaire, Lou Roy-Lecollinet

Mathieu Amalric

My Golden Years (2015): Mathieu Amalric

Un film curioso e pieno, colmo di aspetti e vicissitudini, che finiscono per accumularsi ed eccedere in un disordine temporale e narrativo che scombussola un po' e dà l'impressione di concedersi in troppe divagazioni ruotando troppo a vuoto attorno ad un soggetto ma senza mai concentrarvisi completamente.

Certo è che il film è interessante e singolare, e potrebbe dare luogo a successivi ulteriori approfondimenti, rendendo finalmente interessante una figura evidentemente importante per il regista, ma non ancora delineata o messa a fuoco come certamente merita.

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