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L'urlo e il furore

Regia di James Franco vedi scheda film

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La recensione su L'urlo e il furore

di alan smithee
6 stelle

Scott Haze, Seth Rogen

The Sound and the Fury (2014): Scott Haze, Seth Rogen

VENEZIA 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA – FUORI CONCORSO

 

Dopo As I lie dying, James Franco regista ed attore torna ad adattare Faulkner e completa una prima ideale trilogia che, oltre al presente e al citato, comprende quel Child of God trasposto da McCarthy, in cui l'autore ci racconta l'America imbarbarita, povera o impoverita dei coloni dell'8-900, dopo le ebbrezze della conquista dei secoli precedenti in un faccia a faccia drammatico con la dura realtà legata alla scarsità di mezzi e alla necessità di sfamare bocche di famiglie numerose.

James Franco

The Sound and the Fury (2014): James Franco

Un adattamento, questo forse ancora più degli altri due, difficile, complesso e spigoloso, che Franco, anche sceneggiatore a coronamento delle sue potenzialità e versatilità a 360 gradi, organizza, raggruppa e ordina in tre capitoli dal titolo dei tre fratelli capostipiti (e superstiti) della un tempo abbiente famiglia Compson, ora da decenni in disgrazia e per tale motivo costretta a vendere pian piano il suo ampio lotto di terra per affrontare le spese legate alla sopravvivenza, alla istruzione, e al vivere in generale. Tre fratelli, tre sfumature caratteriali che li differenziano come dal giorno alla notte: il problematico Benjy, con grosse tare cerebrali che peggiorano col crescere degli anni (lo interpreta lo stesso Franco), il sensibile, umorale Quentin, timido e troppo riservato per poter prendere le redini di ciò che resta della proprietà, e infine il cinico Jason (è Scott Haze, già notevolissimo psicopatico in Child of God, in concorso a Venezia 70), anima dannata e perduta in una malvagità ormai fine a se stessa.

Un viaggio allucinato verso un baratro che spinge inesorabilmente sempre più in basso, fino all'indigenza, il destino di una famiglia un tempo potente e prestigiosa, afflitta nell'ultimo cinquantennio da ogni tipo di disgrazia.

Danny McBride

The Sound and the Fury (2014): Danny McBride

Comparse di attori ormai affezionati ed “indispensabili” come l'immancabile Tim Blake Nelson fanno posto anche a presenze di illustri amici come Seth Rogen, Jon Hamm e il fratello del regista Dave Franco.

A differenza di As I lie Dying, ma pure dell'insostenibile ma potente Child of God, qui la maniera e la caricaturalità che sfocia in molti personaggi (quello con gravi handicap mentali portato sullo schermo dai James Franco, pur lodevole, su tutti) impegnati a recitare l'agonia che porta al delirio e alla disperazione, diventa una ostentazione a mio giudizio un po' forzata, come da poeti a tutti costi maledetti che sono certamente vittima di un destino avverso, ma che ne approfittano per platealizzarlo crogiolandocisi addentro.

James Franco

The Sound and the Fury (2014): James Franco

Nulla può scalfire le innegabili buone intenzioni dell'autore, né l'impegno profuso nell'operazione non certo facile e anzi quasi temeraria, ma il senso di compiacimento e di costruita autorialità rendono l'operazione nel suo complesso un po' astratta e teorica, come se non fossero sufficienti le pur dovute e necessarie premesse iniziali per giustificare una caduta quasi compiaciuta.

 

 

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