Regia di David Koepp vedi scheda film
Massacrato dalla critica e snobbato dal pubblico, “Mortdecai” resta secondo me un film volutamente e riuscitamente ridicolo seppur, questo sì, lungi dall'essere esente da difetti, Johnny Depp (per una volta) primo fra tutti.
Negli anni '70 lo scrittore Kyril Bonfiglioli diede alle stampe una serie di romanzi con protagonista Lord Mortdecai, un eccentrico collezionista d'arte inglese impegnato in avventure sempre surreali. Con gli anni tale personaggio è andato acquisendo lo status di (mini) cult ed è ora approdato anche ai cinema per mano di David Koepp e con il volto di Johnny Depp. È stato ricevuto malissimo dalla critica, tanto in America quanto in Europa, e anche il pubblico lo ha snobbato, trasformandolo in un clamoroso flop al botteghino. Personalmente non me la sento però di mostrargli il pollice verso, pur riconoscendo che i difetti sono effettivamente più numerosi che non i pregi del film. Il peggio lo offre per una volta proprio Johnny Depp, fastidiosamente sopra le righe, che è un po' come quando la stella della squadra sbaglia il rigore decisivo; il meglio sono invece quella mezza dozzina di gags che seppur non esattamente raffinate regalano comunque al film quell'aura ridicola che in fondo era l'obiettivo iniziale.
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