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Mortdecai

Regia di David Koepp vedi scheda film

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La recensione su Mortdecai

di mc 5
7 stelle

Che dire di un film che è maledettamente carino e che ti diverte anche se hai la sensazione che tra un paio di settimane te lo sarai dimenticato? Niente, dirai che "è carino e ti ha divertito" e che quel che sarà tra un paio di settimane in fondo chissenefrega. Faccio questo discorso perchè quest'operina è stata brutalmente stroncata da quasi tutta la critica e io non afferro il motivo di cotanta cattiveria. D'accordo, il peso specifico è piuttosto leggero ma io ritengo che quanto ad intrattenimento pop (anzi pop-vintage) l'obbiettivo è pienamente raggiunto. Insomma, fatto sta che dopo averne letto peste è corna, con aspettative dunque prossime allo zero, mi sono invece imbattuto in un "pasticcio" avventuroso e comico che mi ha divertito e convinto. Voglio cominciare da un aspetto che solitamente si lascia per la fine: la colonna sonora, che io ho trovato super godibile. E' stata curata da tali Geoff Zanelli e Mark Ronson, che finora mi erano sconosciuti ma che qui hanno realizzato un lavoro finissimo e vivace come pochi. Pensiamo solo ai geniali stacchetti, talvolta accompagnati da soluzioni grafiche deliziose. Poi (altro punto di forza) i dialoghi, spesso scintillanti, impregnati di un umorismo surreale, stralunato come il divertente protagonista, il che li rende estremamente brillanti e spiritosi. La vicenda ruota tutta attorno al mondo dell'arte, dei collezionisti, delle truffe che vi si sviluppano, delle aste, insomma tutto un universo che il cinema ha tante volte esplorato e spesso in modo molto più "alto" ma che qui comunque funziona benissimo in chiave di intrattenimento pop(olare). Evito di riferire la trama perchè è un groviglio di equivoci e di snodi narrativi probabilmente complicato da raccontare. In ogni caso è tutto "apparecchiato" per divertire il pubblico. Gli intrighi che nascono dalla competizione per accaparrarsi un quadro ambitissimo di Goya inseguito tanto dai trafficanti d'arte quanto dai sevizi segreti. Le schermaglie amorose tra Depp e la Paltrow, farcite di trovate esilaranti (qualcuno potrebbe definirle sciocche, lo immagino, ma a me hanno smosso piu' di un sorriso). Poi la scelta di affidare ruoli (sia importanti che secondari) ad una manciata di attori bravissimi. A proposito, vediamolo questo cast. La Paltrow nulla di eccezionale ma qui sa rendersi simpatica e spiritosa (in genere non la apprezzo granchè). Johnny Depp...e qui il discorso sarebbe lungo. Facile e scontato utlizzare la frase fatta "un campionario di smorfiette", invece io ho apprezzato lo sforzo attoriale di "costruire" un personaggio, di dargli vita attraverso una fisicità strepitosa. Qualche critico, alla luce dei flop al botteghino dei suoi ultimi progetti, ha voluto rincarare la dose aggiungendo alla stroncatura del film la considerazione che Depp sia ormai un attore finito. Io, pur non essendone certo fan accanito, credo proprio invece che Depp possa regalarci ancora tanto divertimento al cinema, magari operando scelte più oculate e indirizzando meglio la sua vastissima esperienza. Intorno alla coppia protagonista si muovono due o tre attori fantastici. Lo straordinario professionista danese (attore eccelso che adoro) Ulric Thomsen. Poi Jeff Goldblum, felicemente ritrovato dopo una lunga (salvo errori) assenza dagli schermi. Un clamoroso Paul Bettany in un ruolo azzeccatissimo. Ewan Mc Gregor nelle vesti di un poliziotto innamorato e poeta, che appare al pubblico decisamente spaesato ma che a mio avviso è un effetto voluto dalla sceneggiatura. E infine una tale Olivia Munn che non ho idea di chi sia ma che è arrapante da morire (e infatti, guarda caso, fa la parte di una ninfòmane).
Un film coi baffi (chi vedrà il film mi capirà).

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