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7 donne per i MacGregor

Regia di Franco Giraldi vedi scheda film

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La recensione su 7 donne per i MacGregor

di mm40
2 stelle

Festa di fidanzamento per Gregor, il maggiore dei 7 fratelli McGregor; il bandito Maldonado, venuto a conoscenza di un buon malloppo d'oro in mano alla famiglia, decide di dare l'assalto al ranch dei McGregor. I quali naturalmente reagiscono contro la banda di fuorilegge, facendosi aiutare anche da una famiglia con sei sorelle... Finale prevedibile.

 

Dopo il discreto risultato al botteghino della sua pellicola d'esordio, Sette pistole per i McGregor (1966), Franco Giraldi prosegue imperterrito nel filone spaghetti western insieme agli stessi co-sceneggiatori Enzo Dell'Aquila e Fernando Di Leo, ai quali si aggiungono in questa occasione Josè Maria Rodriguez e Paolo Levi. La storia è ai limiti dell'inconsistenza e il filone è ormai intasato da pellicole preoccupantemente simili l'una all'altra; non fa eccezione Sette donne per i McGregor, che oltre a riecheggiare il precedente lavoro diretto da Giraldi sfrutta i soliti stereotipi del genere per proporre l'ennesima vicenda di torti raddrizzati e di banditi che commettono soprusi puntualmente vendicati dai buoni. Il tutto mescolato con un pizzico di buonismo ingenuo che elimina ogni credibilità alla violenza comunque presente nella pellicola (sparatorie, morti ammazzati e feriti non mancano: ma è un po' come nei fumetti). Solita scelta coproduttiva fra Italia e Spagna, con cast tecnico e artistico composti da nomi in pari quantità per entrambe le nazionalità, oltre all'americano David Bailey protagonista: Leo Anchoriz, Victor Israel, Alberto Dell'Acqua, Roberto Camardiel, Jeff Cameron (cioè Goffredo Scarciofolo), Ana Casares sono fra i principali interpreti, mentre Alejandro Ulloa si occupa della fotografia, Nino Baragli del montaggio e la colonna sonora che riecheggia melodie scozzesi (in effetti è da là che provengono i McGregor) è firmata da Ennio Morricone con orchestra diretta da Bruno Nicolai. Giraldi insisterà ancora per un po' sul western all'italiana, ma con esiti lievemente migliori. 2/10.

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