Regia di Jon Watts vedi scheda film
La rimpolpata fiabesca, l’implicazione morale, l’inizio della fine. Tutto sotto un’impronta estetica, per non dire estetizzante, che rispecchia fedelmente i parametri del “nuovo” cinema di genere. Efficace l’introduzione dell’isteria interiorizzata che sfocia in body-horror, meno riuscita invece l’ennesima, sfiancante parentesi coniugale. Il gore è centellinato ma d’impatto; bravo e immerso nel ruolo Andy Powers.
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