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La rimpatriata

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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La recensione su La rimpatriata

di bepy86
5 stelle

Un film che andrebbe rivalutato perché ha tutte le carte in regola per essere riesumato dalle voragini del dimenticatoio in cui è sprofondato da parecchio tempo ormai.

Da riscoprire anche per il fatto che ha dato l'opportunità a Walter Chiari di poter interpretare uno dei suoi personaggi più riusciti.

Così si esprimono in molti su questo film.

A me sinceramente non ha infervorato più di tanto, perchè il tema su cui ha focalizzato la sua attenzione, è stato trattato innumerevoli volte in altre pellicole cinematografiche e con risultati migliori.

Sicuramente ha avuto il merito di essere stato il primo a prenderlo in considerazione e di questo gliene va dato atto.

Ma a fare la differenza è sempre la maniera con cui viene esposto e, il modo con cui è stato elaborato in questo film, non mi ha soddisfatto perché colpevole di creare monotonia e stanchezza.

''La rimpatriata'' ripone il suo sguardo verso un gruppo di amici che si ritrovano in età adulta dopo che in gioventù ne avevano combinate di tutti i colori facendo i don giovanni con le donne.

La voglia di ripetersi lì assoggetta al suo potere quando le circostanze della vita faranno in modo che si ritrovino sulla stessa strada.

Ma ormai il tempo della giovinezza è finito e nulla possono fare per riappropriarsene. Con gli anni la freschezza della gioventù viene a mancare anche perché ci si deve dare da fare per guadagnarsi da vivere e questa preoccupazione toglie le ali alla spensieratezza.

I protagonisti del film con dispiacere se ne renderanno conto ma faranno fatica ad accettarlo.

Il tema, come detto, ha attratto successivamente parecchi registi e molti di loro sono riusciti a svilupparlo meglio perché hanno dato vita a delle trame più movimentate e sfiziose.

Quella della ''rimpatriata'' è assai noiosa e piatta perche si limita a far vedere gli stratagemmi che adottavano i protagonisti per conquistare le donne.

Nel finale si riscatta un tantino, precisamente nella scena in cui ''Walter Chiari, angustiato dai rimorsi di coscienza per essersi comportato superficialmente con una delle donne con cui aveva fatto il galletto in gioventù, la rincorre con la speranza che possa distoglierla dal proseguire la sua corsa sfrenata su una via degradante e assai pericolosa.

Ma ormai non c'è più tempo per correre ad i ripari ed il film si chiude proprio nel momento in cui questa amara verità salta all'occhio con impeto e prepotenza.

Nel complesso nulla di memorabile, appena accettabile e niente di più.

Walter Chiari in quel periodo prese parte anche al film di Dino Risi ''il giovedi'' e fu quello che gli consentì davvero di dimostrare il suo valore nel mondo del cinema.

Damiano Damiani, invece, fece vedere le cose migliori del suo talento nei film di denuncia.

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