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Ho sposato un mostro venuto dallo spazio

Regia di Gene Fowler Jr. vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Ho sposato un mostro venuto dallo spazio

di alan smithee
7 stelle

Nel giorno che precede il suo matrimonio, il giovane Bill Ferrell, di ritorno da una festicciola di addio al celibato con i suoi amici, viene in contatto con un essere extraterrestre che ne fagocita il corpo, sostituendosi a lui nelle sembianze.
Il giorno dopo la sposa Maggie nota un cambiamento di atteggiamento nel marito, taciturno ed amorfo, ma adduce lo strano comportamento all'agitazione del momento.
Col passare del tempo, la vita dei due sposi langue tra una ormai totale indifferenza ed apatia da parte del giovane marito, ridotto sempre più ad un automa apatico, ed il desiderio, fino a quel momento inappagato, della moglie di divenire madre e sue rimostranze a far si che il marito si sottoponga, come lei stessa, ad un coonsulto medico, lo trovano sprezzante ed indifferente alla problematica.
Ormai decisa a scoprire cosa è accaduto al suo compagna, la donna inizia a seguire di nascosto il marito in uno dei suoi momenti di fuga, ed ottiene, così facendo, le prove che i marito è posseduto da una forza aliena.

Recatasi senza indugi al commissariato, verrà creduta stressata e il suo problema minimizzato, anche perché, in realtà, molta parte della popolazione, compreso il personale delle forze di polizia, è stata contagiata dalla presenza aliena, rendendo molto complessa un'opera di reazione a quella sordida minaccia dilagante.
Come spesso succede, l'unione farà la forza e permetterà ai pur deboli umani di trovare forza ed orgoglio per reagire.
Fantascienza sfavillante che, in questo frangente, sotto la direzione di un esperto artigiano come Gene Fowler Jr., prende spunto dal filone di un'opera capostipite come fu L'invasione degli ultracorpi, di due anni precedenti, sviluppando la prospettiva dell'avanzata aliena sotto una più curiosa prospettiva, che, nel caso specifico, è incentrata con l'istituzione matrimoniale.

Nel ruolo della tenace mogliettina protagonista, Gloria Talbott si prodiga in una interpretazione piuttosto convincente; le fa da contraltare, con una recitazione scientemente legnosa e monocorde, l'attore Tom Tryon, nel ruolo del marito rapito dall'entità aliena.
Effetti speciali ora in grado di suscitare tenerezza, ma notevoli per quei tempi, in cui il filone fantascientifico si stava ritagliando tutto un suo spazio di fedelissimi ed estimatori.
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