Regia di McG vedi scheda film
Un super killer in fase terminale, può barattare la sua salvezza con qualche omicidio. Ovviamente accetta e, tra un omicidio e l'altro, parla al telefono amabilmente con la figlia. Una sboronata senza precedenti, fatta davvero male.
Allora, c'è questo killer super cazzuto che anche se è in fase terminale rompe culi ai meglio palestrati di Parigi. Il killer è l'obbiettivo di un altro killer che gli spara con un fucile a pompa da dodici centimetri, a centro di petto, lasciandolo totalmente illeso. Non risultano, nella sceneggiatura, super poteri di sorta, per cui fatevi bastare che è super cazzuto. Dopo la fucilata il nostro super killer si rialza, corca di legnate quello che voleva ammazzarlo e, nella scena più interessante, gli piastra la mano dentro una griglia da paninaro. Quello urla, strepita, e ti credo. Ma siccome anche l'altro killer ha dei super poteri non presenti nella sceneggiatura, allora nel frame successivo il regista (che è un gran furbo) gli inquadra le mani che sono perfettamente intatte, roba che nemmeno Wolverine. Questa la scena più succosa, immaginatevi il resto.
Una delle vaccate più sontuose passate sugli schermi, Costner interpreta bene il suo personaggio in fase terminale, di carriera.
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