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Benvenuto presidente!

Regia di Riccardo Milani vedi scheda film

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La recensione su Benvenuto presidente!

di lolly75
2 stelle

É giunta l'ora di venire allo scoperto! La quasi completa commedia italiana delle ultime stagioni, salvo poche eccezioni che confermano la regola, è una cagata pazzesca! Almeno 20 minuti di applausi e registi ed attori di tali oscenità ginuflessi sui ceci a piagnucolare...

Non ne posso più di fiction stile Rai travestite da favolette buoniste spacciate per cinema d'intrattenimento di qualità sbanca botteghini. Di fronte a queste penose operazioni d'impoverimento culturale mi viene da rivalutare sfrontatamente "I soliti idioti" capaci almeno a tratti di strappare una o più risate di pancia sulle macchiette che rappresentano e purtroppo in parte riproducono fedelmente. Solita zuppa condita con i soliti ingredienti: regia piatta e banale stile fiction; attori bravi che si prestano a rincoglionirsi da contratto; politicamente corretto che regna sovrano in modo nauseante. Ci avete rotto i coglioni! Però se rifletto con garbo senza reazioni istintive devo solo fare un plauso a questi produttori capaci con il minimo sindacale di ottenere il massimo ovvero l'incasso di milioni di euro, pagati da migliaia di italiani che fuggono alla crisi alleggerendo le loro ore libere con un prodotto light come il loro cervello. La premessa del film è già penosa di per sè, aggiungono poi un Bisio che continua spiacevolmente a sputtanarsi la carriera dopo il dittico dei Benvenuto, sempre più rappresentante con De Luigi di una commedia che guarda agli abbonati Rai che ogni settimana premiano Don Matteo 25 o Che Dio ci aiuti 2...poi uno deve sorprendersi che siamo in penultima posizione in Europa nell'investimento culturale...c'è da piangere! E soprattutto la cosa sconsolante è che si ride veramente poco o nulla.

Il dramma è che anche i comici oggi nella nostro Belpaese rispecchiano la mediocrità imperante: i nuovi sanno sfornare solo tormentoni stile Zelig; gli anziani disgraziatamente  invecchiano senza stile. Nel mezzo ci sta Grillo che soppianta il Cavaliere nel circo mediatico politico. Una nazione piccola e sempre più povera dominata da comici sempre meno buffi, ma sempre più ridicoli senza essere in grado di far ridere il proprio pubblico di riferimento. Io sono stanco...e difatti quando voglio ridere seriamente guardo al web con fenomeni come il sempre più noto Maccio Capatonda o in America dove su tutti basterebbe citare il longevo Dave Letterman. Qui la primavera tarda ad arrivare...metaforicamente l'inverno non è mai stato così freddo.

 

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