Regia di Oriol Paulo vedi scheda film
Thriller psicologico di fattura davvero pregiata, soprattutto considerando il fatto che il regista Oriol Paulo è qui all'esordio nel lungometraggio.
L'opera prima da regista di lungometraggi dello spagnolo Oriol Paulo è un thriller psicologico in cui ben poco è effettivamente quel che sembrerebbe essere. Il trentasettenne barcellonese scrive bene e dirige persino meglio un intreccio narrativo da far invidia a mestieranti molto più navigati, facendo in ultima analisi le prove generali per il piccolo gioiellino “Contratiempo”, realizzato quattro anni più tardi. Qui monta su una storia di morte, delitto e misteri in obitorio sulla quale l'unico testimone oculare, il guardiano notturno del già citato obitorio, non può fare luce in quanto ridotto in fin di vita dallo scontro con un auto mentre fuggiva terrorizzato dal suo posto di lavoro. Pochissime le sbavature in un film che -torno a ripeterlo- è firmato da un esordiente e merita tanto di cappello nonostante, volendo essere proprio pignoli, il finale sembra in qualche modo un po' forzato dal comunque comprensibile desiderio di non lasciare alcun capo sciolto. Per il cinema iberico, quello di genere quanto meno, è davvero un momento magico.
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