Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Commedia popolare che prelude al neorealismo rosa (un paio d’anni dopo Castellani dirigerà Due soldi di speranza) ma resta una farsa di ambientazione regionale, dal tono un po’ grezzo: il protagonista è fiorentino, simpatico come Pieraccioni quando fa il simpatico (ma in un’epoca ancora naïf gli si poteva perdonare), per il servizio militare si sposta prima a Catania e poi a Milano e sposa una donna in ognuna delle due città. Il tema della bigamia è trattato in tono insolitamente leggero.
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