Regia di Aki Kaurismäki, Pedro Costa, Victor Erice, Manoel de Oliveira vedi scheda film
La giornata di un solitario barista; il dialogo surreale di un uomo di colore con il soldato che gli sparò; intervista a ex operai di una fabbrica dismessa; la statua di Afonso, conquistatore del Portogallo, 'conquistata' dai turisti.
Quattro cortometraggi d'autore uniti insieme per il progetto Guimaraes 2012 capitale europea della cultura. Colpisce la presenza di Aki Kaurismaki, finlandese e profondamente legato alla sua terra di origine; colpisce già meno, conoscendo le sue capacità, che il ritratto kaurismakiano di un pover'uomo lusitano dall'esistenza mesta, ripetitiva, banale e dimessa, sia assolutamente azzeccato e rientri a perfezione nello spirito del lavoro. Gli altri tre segmenti sono affidati allo spagnolo Victor Erice e ai portoghesi Pedro Costa e Manoel De Oliveira. Interessante l'eterogeneità dei contenuti, oltre a quella - inevitabile - della forma: Erice vira in maniera decisa verso il documentario, mentre Costa realizza un bel raccontino surreale e De Oliveira stupisce con una storiella allegra ben conclusa sul sorriso complice di Ricardo Trepa. 10 minuti a testa per Kaurismaki e De Oliveira, mezzora circa ciascuno per gli altri due registi: il risultato complessivo è un film sufficientemente snello e carico di suggestioni. 6,5/10.
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