Regia di Alessandro Capone vedi scheda film
Quanto di più diseducativo, incivile e immorale si possa immaginare sugli schermi nostrani nel 2012 a sorpresa non proviene dai Vanzina o da Neri Parenti: Jerry Calà infatti riesce a fare persino peggio dei comuni cinepanettoni con questa commediaccia sguaiata che pare vomitata direttamente da un indigesto cenone 'al di sopra delle nostre possibilità' dei craxiani anni '80. "E io non pago / Il fisco / E io non pago più / E te la vai a pija' nder...", recita testualmente l'allegra canzonetta finale urlacchiata dal Jerrone nostro, un personaggio disdicevole e ambiguo che, ormai superati i sessant'anni, continua a insidiare ragazzine e a organizzare festini in cui pullulano ritardati, smandrappone, cocainomani e alcolisti - proprio esattamente ciò che fa in questo 'film'. Nel contempo però la sua presenza ci aiuta a rivalutare artisticamente tutti coloro che lo circondano: soprattutto i due Maurizio (più Casagrande che Mattioli) ne escono ridimensionati in meglio, al cospetto di un cast ridicolo in cui svettano Valeria Marini, ahinoi, Enzo Salvi, idem, Adolfo Margiotta (redivivo), il sardo sconosciuto Benito Urgu (macchietta da Drive in) e di un copro-tagonista dall'espressione canina (ma di un cane non particolarmente sveglio) come il succitato Calà. Vero e proprio deus ex machina della situazione: autore del soggetto da cui il regista e Luca Biglione, con la collaborazione di Marzio Rossi e Alessandro Tavanelli, ricavano la sceneggiatura; interprete nel ruolo centrale della storia e soprattutto prezioso testimonial dell'operazione, svoltasi sulle coste sarde da lui tanto amate. Veniamo quindi al sodo: qual è la 'lezione' che E io non pago vuole insegnarci? Quella secondo cui un finanziere può mandare in galera tanti sconosciuti, ma chiudere un occhio su un imprenditore truffaldino che froda lo Stato per cifre astronomiche spassandosela tronfio: perchè è amico di quello stesso finanziere. Ed è quindi anche quella dei mille, centomila, milioni di italiani che 'tengono famiglia' e che esigono di essere esonerati completamente da qualsiasi responsabilità: ecco il male dell'Italia del 2012, il diffuso senso di irresponsabilità e di impunità che si può cogliere fin dai rappresentanti politici del Paese. E che i personaggi di E io non pago interpretano, loro malgrado, in maniera perfetta. Se tutti esigono il rispetto totale di tutte le leggi, la nazione va allo sfascio; tanto vale fare eccezione per gli amici, i parenti e quelli che ci possono contraccambiare in qualche modo: ma chi l'ha scritto questo film, Jerry Calà o Berlusconi? 1/10.
Un maresciallo e un brigadiere della Finanza vengono spediti nei locali vip della Sardegna durante l'estate. Scoprono un sistema scoperto e persino ostentato di evasione fiscale totale, ma fra i denunciabili c'è anche un vecchio amico del maresciallo: cosa fare a questo punto?
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