Regia di Eric Forsberg vedi scheda film
Trashata immonda partorita (a mezzo taglio cesareo) dai famigerati studio Asylum. Zero assoluto su tutti i fronti.
Nel mondo del cinema esiste un certo tipo di trash che entro certi limiti diverte, v'è poi il trash della casa produttrice Asylum, ormai famigerata a livello mondiale, capace di dare alla luce fetenzie immonde e stancamente ripetitive e che, incredibile ma vero, peggiorano di anno in anno. “Mega Piranha”, partorito (a mezzo taglio cesareo, senza dubbio) con straordinario tempismo per cavalcare il rinnovato auge del pesce piraña causato dall'uscita del “Piraña 3D” di Alexandre Aja, raschia il fondo del barile persino del cinema di serie Z, con copione, recitazione e realizzazione tecnica indegne d'esser considerate parte del mondo della celluloide. E vogliamo poi far menzione della consueta, vergognosa visione xenofoba che il film di Forsberg dimostra nei confronti del mondo latino? Per quel che riguarda il cast, pessimo, il protagonista ha il volto noto di Paul Logan, mentre per il ruolo di co-protagonista è stata scelta Tiffany, cantante che ebbe i suoi 15 minuti di successo nel 1987 con la canzone “I Think We're Alone Now”. Immondizia totale, inservibile persino nel capitolo comicità involontaria.
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