Regia di Jon S. Baird vedi scheda film
Deludente opera prima di Jon Baird con una storia a tratti sì divertente ma che in fondo non va a parare da nessuna parte.
Riponevo ne “Il lercio”, lungometraggio d'esordio di Jon Baird, grandi aspettative. Provo un'attrazione smodata per lo humour nero, e se questo è Made in Britain cento volte meglio. Mi viene alla mente, tanto per citare un film del genere che ho adorato negli ultimi anni, “Un poliziotto da happy hour”. Ma “Il lercio” si è invece rivelato tutt'altra cosa: un impasto per niente fluido, a tratti sì divertente (soprattutto all'inizio) ma che in fine dei conti lascia con l'amaro in bocca sia per i contenuti (ma questo, dato il titolo, direi che è voluto), sia perché la storia non va a parare da nessuna parte. Direi che è un po' quando in un bar, tarda serata, un ubriaco perso attacca bottone: i primi dieci minuti sono divertenti, poi se la cosa non finisce lì diventa pesante. I soli pregi che mi sento di ascrivere senza riserve alla pellicola sono la prova recitativa di James McAvoy e la colonna sonora.
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