Regia di Derek Cianfrance vedi scheda film
Voglio tributare anche io il giusto onore a Come un tuono, film fluente e generoso, moderno nello stile ma con un impianto narrativo di respiro classico, che merita di essere visto su grande schermo. Pur mantenendo l’immediatezza espressiva e lo stile un po’ ruvido che abbiamo conosciuto in Blue Valentine, in quest’opera successiva Derek Cianfrance si esprime più pienamente anche a livello narrativo, grazie a una storia complessa, ben scritta e condotta senza fretta. Indubbiamente ha la mano felice e un’idea di cinema che alza lo sguardo dalla vicenda, pur rappresentata con cura, per descrivere un mondo insidioso, amaro, in equilibrio precario. Film come questo sono la felice dimostrazione che si può fare buon cinema senza bisogno di essere originali a tutti i costi e senza trasformare la trama in un gioco della settimana enigmistica per testare l’intelligenza degli spettatori. Come tutti i registi in gamba anche Cianfrance si confronterà negli anni a venire con la più grande sfida, ovvero trovare soggetti interessanti da sviluppare con passione, così come è stato per quest’ultimo, ma dimostra di avere carattere e ce la farà. Molti ragazzi in sala erano chiaramente venuti a vedere “il film con Bradley Cooper” e invece inconsapevolmente si sono regalati una sorpresa che potrebbe far fare loro il salto di qualità in termini di maturazione del gusto personale.
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