Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Un grande omaggio al cinema (non senza qualche eccesso) ma "Nuovo cinema paradiso" è, come tutti gli atti d'amore, eccessivo e proprio per questo qualche scivolone è giustificabile. Nel raccontare le vicende di un bambino che cresce con il mito del cinematografo, e da adulto ne diventa uno dei suoi artefici, scorrono immagini di una Sicilia ancora profondamente rurale, di un mondo dove era lecito aspettarsi un pubblico vociante e rumoroso, ma al tempo stesso rapito da quelle immagini sullo schermo che erano quanto di più sovversivo si fosse visto da decenni. Con un grande Noiret nella parte del vecchio proiezionista, e del bravo piccolo Salvatore Cascio nella parte del bambino stregato dal mondo di cellulosa, il film scorre impetuoso fino ad uno dei più bei finali della storia del cinema con un omaggio che è poesia pura, grazie anche all'indimenticabile accompagnamento delle musiche di Morricone.
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