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Woman

Regia di Lucky McKee vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Woman

di Donapinto
5 stelle

Stimatissimo avvocato di provincia, marito e padre di tre figli, Chris Cleek (Sean Bridges) e' in realtà un individuo psicotico e perverso. Un giorno sequestra una giovane donna antropofaga (Pollyanna McIntosh) che vive allo stato brado nei boschi e la rinchiude nella cantina della sua bella casa di campagna con l'obiettivo di civilizzarla secondo i suoi metodi.                                                                                                                        Ovvero IL RAGAZZO SELVAGGIO in versione cannibal-movie. Curioso e bizzarro horror che sembra attingere da quegli slasher sociologici americani degli anni 70' che avevano in Wes Craven e Tobe Hooper i loro principali esponenti. THE WOMAN e' il sequel di OFFSPRING diretto due anni prima da Andrew van der Houten che narrava le gesta di un gruppo di cannibali che terrorizzava il nord-est degli Stati Uniti. Entrambe le pellicole sono tratte dagli omonimi romanzi di Jack Ketchum, scrittore horror poco noto da noi in Italia. Forse bisognerebbe anche visionare il titolo precedente per non dare un giudizio troppo affrettato a questo sequel diretto da Lucki McKee. Sta di fatto che THE WOMAN e' una pellicola che affronta tematiche come la crisi della famiglia borghese, sessismo, diritti delle donne e violenza domestica. La famiglia Cleek sembra quanto di meglio si possa desiderare. In realtà Chris e' un essere sadico e incestuoso. Il figlio adolescente Brian e' della stessa pasta del padre. La moglie Belle (Angela Bettis) e' una donna completamente sottomessa e succube del marito. La figlia adolescente Peggy e' una ragazza fragile e insicura, oltre che vittima delle attenzioni sessuali dello snaturato padre. Oltre alla piccola Darlin di sei anni, l'unica che ancora non soffre per le violenze fisiche e psicologiche del capofamiglia, Chris Cleek tiene segregata in un tugurio una figlia segreta senza occhi ridottasi a uno stato bestiale. In questa orrenda e assurda situazione, la donna cannibale che dovrebbe essere rieducata e civilizzata, risulta alla fine essere il personaggio più positivo. Lo spettatore esulta (il sottoscritto compreso) quando riesce a liberarsi e a sbranare gli adulti della famiglia e il figlio preferito di Chris, risparmiando invece Peggy (anche perché incinta di suo padre) la piccola Darlin e la ragazza bestia senza occhi, creando così, come suggerisce anche il finale, una nuova famiglia. Una sorta di Angelo giustiziere (non vorrei mai trovarmi in una situazione del genere e decidere da quale parte stare) che trionfa sull'ipocrisia e su quel lato oscuro della buona borghesia americana. Pellicola interessante, tanto che in libreria ho ordinato il romanzo di Ketchum che ha ispirato il precedente film. Purtroppo THE WOMAN affronta le tematiche già sopra citate con notevole retorica, demagogia e troppa faciloneria. Inoltre il personaggio di Chris Cleek regge fin quando nel finale non perde definitivamente la bussola e va completamente fuori di matto, divenendo grottesco e poco credibile. Certo, si tratta pur sempre di un film dell'orrore, ma anche da quel punto di vista non mi sembra che ci sia nulla di nuovo e innovativo. Da segnalare invece la maiuscola performance della McIntosh. Senza mai veramente proferir parola, la ex-modella britannica ci regala un'interpretazione indimenticabile. Come saggiamente scritto anche dall'utente moviemaniac nella sua recensione: quando sguardi e silenzi fanno più di mille parole.

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