Il giovane Sylvain gestisce un piccolo cinema di cui è al contempo proprietario, proiezionista e cassiere. Alla sala, destinata ormai alla chiusura, ha dedicato la sua intera esistenza, segnata da un segreto che non ha mai confessato a nessuno: da bambino ha assistito al suicidio della madre e, sentendosi responsabile dell’accaduto, nella sua mente si è scatenato un inferno che lo porta ogni notte a girar per le vie della città in cerca di vittime sacrificali. Alle persone che uccide, Sylvain asporta sempre qualcosa da portare sul piccolo altare che ha dedicato alla madre. Le sue abitudini verranno presto intralciate dall’incontro con una giovane spettatrice, di cui inevitabilmente si innamora.
Alla ricerca dell'esibizione. Il giovane Sylvain, sguardo perso nel vuoto, distante dalla Vita tanto quanto distante da tutto ciò che essa rappresenta e può rappresentare, vive solo nel sotterraneo di un cinema in chiusura, senza nessuna tensione, senza nessuna iniziativa, ma conducendo una vita tanto uguale a se stessa da risultare priva di passionalità, priva di tremore. L'intera sua… leggi tutto
Un cinema costretto alla chiusura, gli ultimi giorni per assistere alle proiezioni finali. Un giovane uomo che non ci lavora soltanto, ma che letteralmente ci vive: da uno dei magazzini sotterranei ha ricavato la sua tana, rifugio di un lupo che esce la notte per catturare le sue prede. Non è dato sapere allo spettatore con certezza se ci sia effettivamente un criterio che lo porta ad uccidere… leggi tutto
Mettete insieme un po' di Dario Argento, di Lamberto Bava, un pizzico di Repulsion di Polanski, una spolverata di Psyco, e viene fuori questo film che si trascina fino alla fine. Si lavora molto di coltello, sangue a fiotti, prelievi di parti di cadavere per una raccolta personale in memoria della madre suicidatasi, il protagonista catatonico e inespressivo. Assolutamente da evitare. Questo… leggi tutto
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