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Bar Sport

Regia di Massimo Martelli vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bar Sport

di zombi
6 stelle

non ho mai letto un libro di benni e non sono mai stato uno da bar. più che non piacermi, il microcosmo da bar non mi si confà. non è colpa del bar, sempre che di colpa si tratti, è colpa mia. sono più che altro un'occasionale avventore da colazione ed episodico fruitore di aperitivi. mio invece si, lo è sempre stato, ora che è in pensione, più che mai. non sono nemmeno un estimatore di quei contenitori "comici"(lo so, le virgolettature sono antipatiche e forse un pò demodés, ma qua ci stanno tutte)tipo appunto zelig, dove sedicenti comici fanno venire giù il teatro ad applausi. stand up comedians da battute da bar per l'appunto, con interventi a volte fulminei, che mi lasciano pressoché indifferente se non basito. il tutto invece per dire che a me bar sport non è dispiaciuto del tutto. è un filmetto corto-corto che non ha sicuramente l'ambizione di raccontare un'epoca(anzi l'epoca serve solo per dare più colore folkloristico all'operazione), ma che a dispetto del suo patron claudio bisio riesce ad intrattenere senza scadere nell'immediato effetto sketch. perchè comunque l'effetto sketch televisivo c'è ed è troppo forte da scrollarlo di dosso dal film. l'insopportabile poluzzi è il silvano del mitico camera cafè, bovinelli è il cornacchione del "povero silvio" gialappa-bandiano e bisio interpreta eros, tuttologo che ha perso i capelli(comunque memorabile la sua introduzione con folta chioma biondo cenere)ma che ancora non lo sa come dice l'acidulo muzzi di antonio catania. bar sport è un film che si bea di un bell'inizio(introduzione preistorica a parte) con scena di gita fuoriporta in side-car veramente divertente. un personaggio di contorno indovinato come il già citato bovinelli-cornacchione che non riesce ad accendere l'insegna del bar. poi ci sono i favolistici racconti sportivi di eros-bisio disegnati alla sylvain chomet e il cameo spettacolare di teo teocoli coi suoi racconti tragicomici, sbeffeggiati amichevolmente dal gruppo del bar. come non ricordare poi le due vecchiette interpretate dalla finocchiaro e dalla mai abbastanza apprezzata lunetta savino. purtroppo bar sport è uno di quei film che vengono fatti coi nomi e pochi slanci, di sicuro richiamo e di accumulo, senza una vera idea di cinema, che dia il senso dell'ampio respiro e che delinei una'ura mitica di questo luogo così semplice eppure così difficile da ritrarre in immagini. abbiamo la voce di battiston e i duetti tra questo e bisio. il carisma di catania attore sopraffino e la mitica pasta luisona(che sul finire si sarà pure vendicata per l'oltraggio di essere stata mangiata, ma non ci giurerei visto la soddisfazione di amendola). abbiamo la piazza del paesino di 5000 abitanti e abbiamo il bar, ma è troppo cartolinesco senza essere amelie-poulain-esco. e poi ragazzi manca l'edicola!

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