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At the End of the Day - Un giorno senza fine

Regia di Cosimo Alemà vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su At the End of the Day - Un giorno senza fine

di yago
6 stelle

Un film tutto "made-in-Italy" a basso costo e girato nell'hinterland romano, con un ottimo sonoro, un buon cast di attori sconosciuti tutti all'altezza e con una discreta fotografia (anche se l'uso del teleobiettivo è un po' troppo sfruttato). Sceneggiatura discutibile, che, anche se mantiene un ritmo serrato, lascia profonde lacune e dubbi irrisolti. Chi sono i "guardiani-cacciatori"? Perchè agiscono ignorando completamente le conseguenze dei loro (insani) gesti? Da chi dipendono? Perchè se la prendono con il gruppo dei ragazzi senza un valido motivo? Come pensano di giustificare quelle morti, comprese quella di uno di loro? Perchè il posto non è recintato? Perchè in entrata le mine vengono traquillamente superate e in uscita invece costituiscono un ostacolo insormontabile?

Sulla trama

Buono lo spunto da cui parte. Ragazzi normali che giocano alla guerra e che si trovano coinvolti in una tragica "caccia all'uomo". Non originalissimo ma efficace. Poi il film devia bruscamente più verso l'horror che verso l'action-movie con la protagonista che da assoluta inesperta e critica verso i "giochi di guerra" si trasforma in una spietata guerrigliera, l'unica del gruppo con le idee più chiare. C'è da chiedersi com'è che da perfetta inesperta riesca poi a utilizzare un fucile con otturatore manuale, a indossare correttamente una maschera antigas e a azionare addirittura un fumogeno....

Sulla colonna sonora

La colonna sonora non è affatto male e ben si inserisce nel contesto

Cosa cambierei

Sicuramente andava sfruttato maggiormente il discorso del softair. I ragazzi erano giocatori avvezzi alle regole della guerra, anche se simulata usando armi giocattolo. Questa loro caratteristica andava sottolineata nel corso del film e non facendoli passare per perfetti sconsiderati e incapaci. L'unica che ha le idde chiare è la protagonista che gioca per la prima volta. Un po' strano, no? Alcuni dettagli andavano curati più dilingentemente come l'uomo colpito dal piccone che gli rimane infilzato in pieno petto:  anzichè cadere in avanti per il suo peso, cade all'indietro ignorando tutte le legge di gravità.

Su Cosimo Alemà

Alla sua prima prova come regista, Alemà dimostra una certa disinvoltura con la macchina da presa, ma è ancora molto rozzo e dovrà maturare nei prossimi anni. Sopratutto avrebbe dovuto avvelersi di una scenaggiatura un po' più precisa e senza sbafature. Insiste molto sul fatto centrale, suggerendo troppi interrogativi ai quali non dà alcuna risposta nel corso del film. Pochi mezzi va bene ma almeno si dovrebbe sopperire con buone idee.

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