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Non dirlo a nessuno

Regia di Guillaume Canet vedi scheda film

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La recensione su Non dirlo a nessuno

di Stuntman Miglio
8 stelle

Un bel noir, uno di quelli che ti fa capire perché siano i francesi a primeggiare in questo genere e nelle sue derivazioni più malate. "Non dirlo a nessuno" però rimane su canoni più convenzionali, non mette in scena una vicenda particolarmente cupa o torbida, eppure fila che è una meraviglia. Una notte sul lago, una coppia che si ama. Poi vengono aggrediti e lei uccisa. Otto anni dopo però ricompare gettando tutti nel panico, a partire proprio dal marito che cercherà di capire cosa sia effettivamente successo. Apparentemente lineare ma giocato sapientemente avanti ed indietro nel tempo tramite un ineccepibile lavoro di montaggio e flashback, il film di Canet ipnotizza lo spettatore giocando su una coralità di personaggi tutti ben delineati e su di un insieme di sottotrame che vanno dalla violenza sulle donne alla corruzione, dalla pedofilia alla vendetta, tutto senza dimenticare la classica ma travagliatissima storia d'amore. Un soggetto ad orologeria che nulla lascia al caso, che frammenta e disperde per poi ricomporre in un'escalation di colpi di scena e rivelazioni. Per molti versi mi ha ricordato lo splendido "Il segreto dei suoi occhi" anche se questo è stato girato qualche anno prima. Diciamo che il film argentino ne potrebbe essere una sorta di sublimazione. Ad ogni modo, Canet dirige sicuro e con stile nonostante la giovane età. L'essere prima di tutto un attore lo avvantaggia per certo nel lavoro con gli interpreti ma quello di "Non dirlo a nessuno" è un cast di quelli che fanno scintille in automatico (Cluzet, Dussolier e Lellouche in testa) quindi è a maggior ragione che sorprende scoprire una bella mano dietro la macchina da presa. Una in grado di sovrapporre un matrimonio con un funerale senza risultare stucchevole o a girare un inseguimento a piedi come avrebbe fatto il grande Friedkin (l'attraversamento dell'autostrada toglie il respiro). 

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