In attesa del suo primo figlio, Violette decide di accoglierne l'arrivo preparando per lui un film "fatto in casa" sulla sua famiglia. Ci saranno rivelazioni, confronti, scontri, lacrime e risate. Con camera a mano come testimone.
Note
Film autobiografico, realizzato per esorcizzare i demoni dell' infanzia (la regista veniva picchiata a sangue dal padre). Tra verità e finzione, emergono i lividi del passato, lacerazioni dell'anima ancora in attesa di una guarigione. Ma se dal passato non ci si libera mai del tutto, l'opera diventa un'esperienza terapeutica necessaria e divertente, con rispecchiamenti facili da parte del pubblico nelle situazioni ri-vissute dai personaggi. Liberatorio.
Lei è un'artista con traumi dell'infanzia (magari non è l'unica sul pianeta), il risentimento e l'odio che riversa sul padre e sulla famiglia in genere non aiutano nessuno. A volte si ama drammatizzare e portare all'esterno i propri dolori anziché elaborarli nel proprio silenzio e nello spazio di guarigione del cuore.
"E il perdono verrà da sè" dice la… leggi tutto
Lei è un'artista con traumi dell'infanzia (magari non è l'unica sul pianeta), il risentimento e l'odio che riversa sul padre e sulla famiglia in genere non aiutano nessuno. A volte si ama drammatizzare e portare all'esterno i propri dolori anziché elaborarli nel proprio silenzio e nello spazio di guarigione del cuore.
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