Regia di François Truffaut, Jean-Luc Godard vedi scheda film
"Une histoire d'eau" diretto nel
1958 da François Truffaut e Jean-Luc Godard,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia racconta che una giovane
studentessa universitaria
che abita fuori Parigi,deve recarsi
alla Sorbona per le lezioni
proprio il giorno di un'inondazione.
Attraversa la campagna su una barca e raggiunge
la strada per fare autostop,ma poi per fortuna
trova un passaggio da un giovane che sembra
interessato solo parlare della propria auto.
La strada è allagata per
lunghi tratti e sono costretti
a deviazioni e soste finché
le ruote rimangono bloccate nel fango.
Ma grazie a lui troverà la strada e,
forse,anche l'amore.
Il Cortometraggio è prodotto
dalla Les Films de la Pléiade,
e bisogna dire che questa Opera dei due Maestri
è forse da attribuire più a Jean-Luc Godard
che a François Truffaut,perché quest'ultimo
realizzò le riprese per approfittarne dell'inondazione
e rimase insoddisfatto delle riprese e allora Godard
visto il girato rimase impressionato e interessato
e fece un lavoro di montaggio molto efficace.
Infatti Godard costruisce il tutto con una voce narrante,
senza dialoghi,pieno di riferimenti colti, in linea con
il fatto che la protagonista è una studentessa universitaria,
infatti si citano per esempio Petrarca,Omero,Baudelaire,
Degas,Poe,Goethe, Wagner ecc. ecc.
Ma come dicevo prima è molto interessante
il modo come stato montato perché è
dinamico e ritmato e allora non stanca,
e da l'idea dell'inondazione e dell'obbiettivo
della studentessa arrivare a Parigi,grazie a un
automobilista che si innamora di lei.
Poi certo è tutto approssimativo come girato,
ma l'ironia e le citazioni colte ti conquistano
fino alla fine che diverte e sempre con la voce
dice chi ci ha lavorato dentro.
In conclusione un Film medio,
ma per com'è nato Godard ha fatto
dei miracoli con i 600 metri di pellicola
che aveva con il suo girato perché con una
miscela tra montaggio e musica realizza
un cortometraggio gradevole e ritmano,
che da l'idea della alluvione di quel periodo
dov'era tutto bloccato,e ironizza su una futura
coppia e una sveglia studentessa con un buon
senso dell'umorismo che racconta con la voce
narrante.
Il mio voto: 6,5.
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