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If not us, who?

Regia di Andres Veiel vedi scheda film

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La recensione su If not us, who?

di fratellicapone
4 stelle

Certamente è difficile ricostruire il percorso che spinge due ragazzi (Bernwald lui, Gudrun lei) a darsi al terrorismo per combattere contro il pericolo di un ritorno al nazismo. L'Italia ha avuto i suoi anni di piombo e quelli della mia età all'epoca erano giovani ed è probabile che con altri incontri, con altre fascinazioni, con altre situazioni, la vita avrebbe potuto prendere strade senza ritorno. Ma è molto difficile da raccontare perché è difficile ricostruire e rappresentare percorsi strettamente personali che restano racchiusi nell'intimo della persona e -forse- nemmeno chi compie queste scelte saprebbe argomentarle.
Il film ricostruisce l'esperienza di questi due ragazzi. Bernwald esordisce nel film da ragazzo quando il padre, uno scrittore di successo ai tempi del nazismo e ancora convinto naziasta, ammazza il bellissimo gatto del ragazzo perché il gatto uccideva gli usignoli e i gatti vanno ammazzati (come dice il padre) perché sono gli ebrei degli animali. Con queste premesse il povero Bernwald, tra un padre nazista e una madre di ghiaccio, difficilmente avrebbe potuto avere uno spirito equilibrato. All'università incontra Gudrun e il giovane ha in programma la riedizione delle opere del padre, dei libri nazisti.
Gudrun appartiene ad una famiglia modesta, è l'unica che viene mandata a studiare. Gudrun è una ragazza molto più determinata e decisa, così disumanamente decisa da dire al suo ragazzo di disfarsi del bambino dandolo ad altri (avevano avuto un bimbo Felix) perché era un impiccio alle sue scelte.. I due iniziano una storia. L'ambiente e l'epoca spinge sempre più i due ragazzi a ritenere che il nazismo stia per tornare e da questo iniziano a lottare contro il rimontante regime. Prima sarà una lotta fatta di azioni dimostrative poi Gudrun, sempre più decisa, passerà al terrorismo. Tutto lo sviluppo della storia  di loro due avviene con continui in­serti d'epoca (Cuba, Vietnam ecc) e con verbose e inconcludenti scene. Tutta la vicenda scappa un po' di mano al regista e il film si trascina verso un finale drammatico.
Gli attori non li avevo mai visti. Lui nella prima parte è più convincente poi non più. Lei è molto tutta di un pezzo ed è il personaggio prevalente.
La cosa pià bella del film è stata la colonna sonora, una miniera di canzoni dell'epoca.

(anche questo film l'ho visto presso il Goethe Institut di Palermo)

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