Regia di Nanni Moretti vedi scheda film
L'idea è alta e (ex post) profetica. Ma la riuscita non è all'altezza: io avrei sottolineato soprattutto lo spaesamento del neo pontefice, finalmente di fronte al mondo moderno (indimenticabile "L'uomo venuto dal Kremlino"). Il racconto dell'instupidimento del clero segregato e le gag morettiane (che ho sempre amato), non suppliscono a mio avviso i salti di sceneggiatura e le forzature. Intelligente come ogni film di Moretti, ma troppo consegnato alla ricerca di un facile, ed innocuo, divertimento.
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