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Pyeong-haeng-i-ron

Regia di Ho-Young Kwon vedi scheda film

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La recensione su Pyeong-haeng-i-ron

di bradipo68
8 stelle

Affascinante la teoria delle vite parallele che si succedono nel corso del tempo a cadenza fissa.Secondo questa teoria sono intimamente legati tra loro gli omicidi di Lincoln e di Kennedy da coicidenze impressionanti.
Non so quanto sia verificata questa suggestione ma devo dire che è un ottimo spunto per l'opera prima di Ho-Young Kwon.
Pyeong-haeng-i-ron (titolo internazionale Parallel Life) è un giallo-thriller che narra una storiaccia del presente riannodando i fili della memoria con un qualcosa successo esattamente 30 anni prima.
Il protagonista è Suk Hyun,il più giovane procuratore distrettuale coreano ammirato da tutti per il suo equilibrio e per la sua applicazione puntuale della legge.
Il caso di un vecchio uxoricida che gli viene sottoposto diventa presto la sua anticamera dell'incubo.
Un incubo che attenterà all'unità della sua famiglia e che gli porterà via la moglie brutalmente uccisa e seviziata.
E le indagini porteranno altra incertezza e soprattutto tanto altro dolore.
Senza contare i colpi di scena che tengono desta l'attenzione fino ai titoli di coda.
Il film si trasforma presto nella lotta tra il pragmatismo da secolo dei lumi del procuratore e la naivete fascinosa  della teoria dei paralleli che intriga molto ma lascia più di un dubbio.
E questa ambiguità è cavalcata fino in fondo dalla regia ( veramente matura per essere opera di un esordiente) capace di soluzioni preziose specialmente nel finale ma soprattutto sapiente nello svelare gradualmente tutte le sorprese nascoste nei risvolti della sceneggiatura.
Lo spettatore vede tutto con gli occhi del protagonista e come lui verrà a conoscere gradualmente la verità.
Pyeong-haeng-i-ron è un film che accanto a ottime scene d'azione che profumano di classici americani( Friedkin soprattutto) riesce a smarcarsi facilmente  dal modello hollywoodiano grazie a uno script originale che, partendo da uno spunto di fantasia , mostra subito la sua impronta fatalistica incline al pessimismo.
E nel finale, quando lo spettatore crede di aver capito tutto, ci sarà l'ennesima sorpresa.
L'esordio di Ho-Young Kwon è un film che si nutre delle logiche del cinema di  genere sovvertendole elegantemente con un tocco decisamente autoriale.
Disponibile con i sottotitoli in italiano.

Su Ho-Young Kwon

soprende che sia opera di un esordiente

Su Jung-woo Ha

ottimo,già visto in The Chaser

Su Jin-hee Ji

ottima prova da protagonista

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