Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Non è affatto un drammatico, piuttosto una commedia di costume, di un mondo che sembra ormai, non lontano, ma proprio sparito per sempre! Sarà il b/n... Sarà la magia di un cinema che non esiste più... la magia di attori che non esistono piu, che non hanno più ragion d'esser... Ma io lo voto 8: per il calore crepuscolare che ancora mi trasmette!
Non è affatto un film drammatico, piuttosto una commedia nostalgica sulla vita, sul tempo e sul riscatto sociale, ma sempre subordinato al gli affetti e alla commedia di essi
Ma soprattutto... sul tirar avanti come meglio di può.
Un Aldo Fabrizi dei migliori, per quello che ricordo di lui... La solita verve bonariamente autoritaria... Quale, però, in certi slanci, quando la sceneggiatura lo richiede , lo richiama, è capace di toccare le corde del cuore...
E le suona davvero quelle corde... quando, sulla scia della malinconia, alla discola ragazza passata com'è affettuosamente solita fare, a prendersi un po' burla dell'irascibile bidello... rovistando tra le sue fotografie... lui chiede se davvero sarebbe sarebbe interessata a vederle... chiedendo in realtà un po' di compagnia...
E la ragazza, ora con la sua sempre briosa dolcezza, accetta di buon grado...
Orazio racconta così di essere vedovo da quando la moglie morì dando alla luce suo figlio...
E la ragazza si intenerisce...
E quando, poco dopo, i ricordi si spostano sulla famiglia della giovane alunna, della madre in particolare, che il veterano, quasi vetusto bidello ricorda in quello stesso istituto... il buon Orazio, restituisce alla stessa un ricordo della madre, che la ragazza non ha mai conosciuto: lei chiede delle foto della mamma e in risposta lui la pone davanti allo specchio e, con fare paterno, la voce roca ed impastata, sensibilmente commosso, la invita ad ammirarsi sussurrando quasi -"eccola mamma tua..."
E la giovane sorride dolcemente commossa.
Davvero toccante questa scena...
E qui, la giovane, trasferisce così l'affetto che in realtà sente per il buon Orazio, nascosto dietro a tanti scherzetti goliardici... al trasporto verso il giovane figlio del bidello, di cui il padre è tanto fiero ed orgoglioso per essere divenuto professore...
E da padre coscienzioso e preoccupato, si impegna anche a salvarlo dalla leva in tempo di guerra; il figlio si permette anche di criticare l'intromissione paterna alzando la voce... Contro chi? Fabrizi?!
In 4 e 4 8 lo rimette a posto! E il ragazzo si avvede così della gran fortuna ricevuta...
E poi c'è la questione della raccomandazione per l'impiego in quel suo liceo quale, una volta scoperta, il figlio si adopera per rinunciarvi, ma la cosa non farà altro che procurargli nuovi meriti, stavolta del tutto meritati ;)
Chi è padre e fatica a tirare avanti... Lo apprezzerà - oggi più di ieri! Perché più sto mondo va avanti... E più è difficile starci sopra...
Mi ha ricordato tanto mio padre.
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