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Un tocco di classe

Regia di Melvin Frank vedi scheda film

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La recensione su Un tocco di classe

di zombi
6 stelle

glenda jackson è stata una mia passione giovanile e questo era uno di quei film che passavano spesso e che spesso guardavo e che poi come d'incanto ti ritrovi a registrare perchè considerato di scarso interesse per una prima o una seconda visione. in effetti il film in sè è un pò fiacchetto. una cosetta di quei tempi andati un pò demodé che alla lunga stanca e annoia. lei è una donna divorziata da un italiano che è specializzato nell'essere affascinante. ha due figli e l'unica cosa che suo marito le ha lasciato è il cognome che terrà in quanto nella londra già cosmopolita, farà comunque esotico. contraffà i vestiti delle grandi marche per un americano che poi smercia le copie negli stati uniti a prezzi abbordabili. lui invece lavora per un grossa assicurazione con sede direttamente sul tamigi, sposato ad una figlia di papà che vede o non vuol vedere per rendere la sceneggiatura più semplice agli scrittori. s'incontrano e nonostante sia più uno scontro, si piacciono e dopo ripetuti avvistamenti in giro per la city, decidono di incontrarsi per quagliare. durante un improvvissato quanto improvvido fine settimana, trasformato in sette giorni, a malaga, dove la spagna viene trattata alla stregua di un folkloristico paesello dove per avere la stanza che hanno richiesto(con veduta su gibilterra)devono avere il tempo di fare la gag del sali-scendi con le valige, prima si detestano e quindi alla fine di una lite fanno l'amore e decideranno di intraprendere una liason clandestina con garconniere a soho. la commedia ha pretese di sofisticatezza, ma vista con occhi più sgamati, è una commediola a volte anche un pò volgarotta, fatta su misura per i due mattatori e dove i comprimari sono lì per essere presi amorevolmente per il naso, come quella scema?, ingenuotta?, capitata lì per caso?, cieca? della moglie o per scambiarsi confidenze tra mariti fedifraghi sul da farsi, da chi già c'è capitato prima. insomma, americani vs inglese(potenze mondiali con clichè urlati prima di fare pace tra le lenzuola), uomini impossibilitati ad essere fedeli vs femmine emancipate che prima o poi s'innamorano. il resto è una cornicina innocua ed inutile che lascia un pò allibiti. amo glenda jackson, ma lo stesso anno era candidata l'immensa ellen burstyn per l'immenso the exorcist.... mah!? non male il finale amarognolo.

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