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Boca de Ouro

Regia di Nelson Pereira dos Santos vedi scheda film

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La recensione su Boca de Ouro

di Mattafix80
8 stelle

Un gangster si guadagna il soprannome di "Boca de ouro" facendosi fare una dentatura interamente dorata. Alla sua morte, un giornalista va da una sua ex amante, dona Guigui (ora sposata e con figli), per raccogliere una testimonianza.
Ma il resoconto della donna è inattendibile: a seconda del suo stato d'animo, cambia anche la sua versione dei fatti (l'assassinio di una giovane coppia al quale ha assistito di persona).
In un primo momento, la donna, ansiosa di impressionare i reporter (e forse anche per fare rabbia al marito) lo dipinge come un feroce e spietato assassino, privo di scrupoli nell'approfittarsi di due giovani innocenti.
In seguito però, quando viene a sapere che il suo ex amante è morto, in preda al rimpianto, rievoca il lato umano di Boca de ouro, pronto a uccidere come a donare ai bisognosi. La sua violenza ora appare giustificata da un mondo che è peggiore di lui: le due vittime non sono poi così innocenti, sono loro a cacciarsi nei guai per avidità, e costringono Boca de ouro a sparare per difendersi. In confronto alle loro bassezze, il criminale ha almeno il merito di essere audace, un vero uomo.
Questo racconto però è dettato dallo stato d'animo della donna, insoddisfatta del marito che lei giudica vile e incapace di coraggio. Alla fine comunque i coniugi fanno pace, e così la testimonianza cambia ancora: ora Boca de ouro è un vigliacco, una persona mediocre e priva di interesse.
Quale dei tre racconti è quello vero? Probabilmente tutti hanno una parte di verità, il personaggio descritto racchiude tutti e tre gli aspetti, e ogni prospettiva coglie un alto di lui, come in un ritratto cubista. Ma soprattutto, l'intento del film non è tanto descrivere il criminale, ma l'ambiente che lo circonda, il terreno in cui affondano le sue radici: è il popolo che ha fatto di lui una figura mitica, raccontandone le gesta e celebrandone la ferocia. La sua audacia serve ad alimentare le loro leggende, la sua crudeltà a giustificare la loro viltà.

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