Regia di Lisa Cholodenko vedi scheda film
Joni e Laser sono i figli di Nic (un'ostetrica) e Jules (architetto degli spazi aperti) nati dalle proprie madri grazie a un donatore di sperma. Essi sentono l'esigenza di conoscere il proprio padre e riescono a rintracciarlo, ricavandone una buona sensazione, peraltro ricambiata. Nasce perciò la voglia di introdurre l'uomo nella vita della propria famiglia; eppure questo non sarà indolore ...
Deliziosa commedia minimalista sulla vita di una famiglia della borghesia media americana.
Ovviamente si può essere incuriositi dall'elemento di trasgressione costituito dalla natura omosessuale della coppia, ma niente paura: il tutto viene assolutamente compresso e riassorbito negli aspetti quotidiani che portano ogni famiglia ai confronti-scontri fra i genitori o a quelli fra genitori e figli, in uno sviluppo di elaborazione e magari crescita, che dovrebbe essere il concime di ogni comunità.
Si affronta il tema del tradimento fra i coniugi, delle disillusioni adolescenziali, del conflitto fra autonimia e dipendenza dei figli.
In generale, i maschi (il padre biologico, l'amico di Laser, il compagno di studi di Joni) ne escono a pezzi: immaturi, insicuri e indecisi.
Si gioca sul tema dell'orientamento sessuale solo una volta, quando le mamme dicono del figlio Laser "vorrei fossi gay, almeno saresti più sensibile", ma in genere ne risulta un prodotto politicamente correttissimo.
Ma ciò non toglie ne scaturisca un lavoro divertente con un cast molto ben assortito e una regia capace di affrontare con calore il tema dei valori della famiglia.
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