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L'immortale

Regia di Richard Berry vedi scheda film

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La recensione su L'immortale

di supadany
6 stelle

VOTO : 6,5.
“L’immortale” è un film che gioca molto di più sulla quantità piuttosto che sulla qualità, nonostante non manchino di certo passaggi molto ben riusciti.

Diciamo che il tutto è costruito in maniera semplice cercando il bersaglio facile, puntando su uno spettacolo d’impatto, lasciando minimi tempi morti, grazie ad un ritmo sempre elevato nel susseguirsi degli eventi.

Charly Mattei (Jean Reno) è un gangster che viene crivellato da 22 pallottole, ma miracolosamente sopravvive all’agguato subito, pur riportando diversi traumi.

Quando si riprende vorrebbe comunque dimenticare quanto accaduto per dedicarsi alla famiglia ed agli amici, ma quando apprende che ciò non è possibile, torna in pista per vendicarsi dei suoi assalitori guidati da Tony Zacchia (Kad Merad) suo socio fin da giovanissimo che ora gli ha voltato le spalle in nome di sporchi traffici.

Scorrerà parecchio sangue per le vie di Marsiglia.

Richard Berry non va tanto per le leggere e confeziona un thriller a tutta velocità che parte spedito e viaggia a ritmi ancora più sostenuti.

Questo senza toccare vette eccelse, la storia in fondo non è poi così originale (ma presenta comunque tanto materiale), ma il coinvolgimento emozionale è garantito (quando ci sono di mezzo famiglie ed affetti non può che essere così) e l’escalation di violenza procede con una certa sicurezza, trovando anche alcune soluzioni niente male (per esempio, ho apprezzato il disperato percorso di Charly attraverso il filo spinato per salvare il figlioletto, ma anche alcune uccisioni/esecuzioni piuttosto spietate).

La fotografia è poi molto luminosa (luccicante nella versione bluray che ho visto) e la confezione curata, anche se per il tipo di film qualche scena più cupa e “sporca” non credo avrebbe guastato.

Infine Jean Renò offre un’interpretazione come al solito solida, mentre il finale risulta appropriato e chiude bene i giochi in atto.

Dunque Berry redige un film che sa il fatto suo, che riesce a non perdersi in una storia ricca di eventi, anche se il tutto appare parzialmente mitigato da un percorso che alla fine potrebbe anche apparire un po’ troppo ovvio.

Pomposo nella messa in scena e divertente, quasi due ore che passano velocemente.

Su Richard Berry

VOTO : 6,5.
La sua regia offre molto dinamismo, anche alcune sequenze molto interessanti, ma in più frangenti lascia anche la sensazione di puntare più sulla quantità che sulla qualità.

Su Jean Reno

VOTO : 6,5.
Non ispiratissimo, ma sempre molto solido.
Una garanzia per il genere (e non solo).

Su Kad Merad

VOTO : 6.
Ho fatto fatica a considerarlo credibile sarà anche l'ho visto in paio di commedie negli ultimi anni ed il suo volto faccio fatica a collocarlo su di un gangster.
Prova onestissima comunque.

Su Richard Berry

VOTO : S.V.
Il regista si ritaglia anche una piccolissima parte.

Su Marina Foïs

VOTO : 6++.
Ci mette carattere e forza di volontà.

Su Jean-Pierre Darroussin

VOTO : 6++.
Ordinato ed attento, poco appariscente, tranne che nell'ultima scena assieme a Renò nella quale si fa notare.

Su

VOTO : 6.
Carina, ma non sollecitata a dovere per poter ambire ad un giudizio più lusinghiero.

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