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Marocco

Regia di Josef Von Sternberg vedi scheda film

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La recensione su Marocco

di luisasalvi
8 stelle

Amy Jolly (Marlene Dietrich), sbarca in Marocco dove farà la cantante di cabaret; sulla nave le si avvicina La Beissière (Adolphe Menjou), un ricchissimo pittore dilettante, che si innamora di lei a prima vista e continua a coprirla di attenzioni ed a proteggerla, anche se lei ugualmente a prima vista si innamora di Tom Brown (Gary Cooper), un fascinoso legionario francese, cercato da tutte le donne, che si innamora di lei ma la rifiuta perché non ha un futuro da offrirle, o perché vede che La Beissière può offrirgli di meglio, o perché è ormai deluso e privo di speranze: in un dialogo che li fa innamorare ma che è un trionfo di banalità e di assurdità sembra suggerire ognuna di queste ipotesi. Qualcuno ha definito il dialogo "splendido", in realtà è genialmente stupido, forse voluto dal regista per esprimere la totale irrazionalità dell'amore cui non si resiste: Amy è innamorata senza motivo e senza speranza di Tom, di cui nulla nel film mostra eventuale fascino, e La Beissière è innamorato perdutamente di lei che gli si è negata subito e che non ha, per una volta, nessun particolare impegno di seduzione. Sono amori che si danno, come quello del gangster Bull…

Amy non deve scegliere fa due amori, come qualcuno ha riassunto: ha sempre amato solo il bellimbusto Tom, ed è sempre amata da La Beissière che la aiuta e la lascia partire perché cerca solo la felicità di lei. O forse la cerca anche Tom sfuggendo? Comunque il protagonista maschile non è Tom; del resto Cooper aveva raggiunto da poco un certo successo, mentre Menjou era all'apice del successo e della carriera, uno dei divi più pagati di Hollywood, ed occupa spesso la scena, determina la vicenda, propone un personaggio particolare, tipico di Sternberg, pronto a sacrificare tutto per amore; mentre Tom è un personaggio spento e convenzionale, e tale deve essere per esaltare l'irrazionalità della passione di Amy.

Arrivo dalle nebbie del mare, fine nella sabbia del deserto, vista attraverso una porta araba da cartolina. Retorica e convenzioni che tuttavia riescono a rendere il film affascinante come la sua protagonista. Notevole il gioco di luci e ombre provocato dai ventagli bianchi in varie occasioni, ma soprattutto nel lungo dialogo di presentazione fra Amy e Tom; celebre lo spettacolo di Emy in smoking che prende un fiore dall'acconciatura dell'amante di Tom (aveva capito il loro rapporto dal gioco di sguardi), la ringrazia baciandola sulla bocca e poi getta il fiore a Tom. 

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