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Il compleanno

Regia di Marco Filiberti vedi scheda film

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La recensione su Il compleanno

di Furetto60
6 stelle

Secondo film di Marco Filiberti. Melodramma a tinte "vintage" Passabile

Incipit del film: Una scena d'opera, dal Tristano e Isotta con la vigorosa e struggente musica di Wagner. Premessa non casuale, ma preludio al melodramma che segue. Due coppie di amici, trascorrono insieme le vacanze estive in una splendida e grande casa fittata all’uopo, nel Circeo. Matteo, è uno psicanalista quarantenne, felicemente sposato con Francesca, hanno una bambina di cinque anni, Elena. Matteo sembrerebbe un uomo equilibrato e il suo rapporto con Francesca, è stabile. Diego è un avvocato un tantino superficiale e immaturo, è sposato con l’americana Share e ha un figlio grande David. cresciuto negli Stati Uniti, dove frequenta il college, ma che torna in Italia per passare le vacanze con la famiglia. All'arrivo di questo efebico e belloccio ragazzo, che cattura le attenzioni di donne e uomini, gli equilibri già precari cominciano a sgretolarsi, una progressiva tensione sembra crescere nelle due famiglie, i rapporti tra Matteo e Francesca si incrinano ed anche tra Share e Diego riemergono antichi rancori. Da qui in poi la vacanza si colorerà di ombre e tensioni . Leonard il fratello di Share, che sembra aver capito cosa bolle in pentola, va via. Matteo scopre all'improvviso la sua vera injclinazione sessuale, venendo attratto magneticamente da David. prova a  reprimere le sue pulsioni, con tutte le sue forze, soffrendo atrocemente. Ma il giorno del compleanno di David, i due finiscono a letto, il finale è tragico. Diretto e sceneggiato da Marco Filiberti, al suo secondo lungometraggio. Leggo recensioni e critiche molto severe e tante stroncature. Premesso che il tema di fondo è assolutamente importante e degno di nota, perché al di là di quanto si annuncia e proclami in continuazione, l’amore omosessuale, nel quotidiano, è tutt’ora dalle nostre parti, connotato negativamente, quando non addirittura demonizzato. Ciò detto però, le lodevoli intenzioni del regista, restano in concreto inespresse, oscure le ragioni di una cosi sperticata e morbosa attrazione. Certo l’attore che interpreta David, è oggettivamente bello e dal fisico statuario, tuttavia è superficiale ritenere che ciò basti a suscitare una passione cosi veemente e a scoperchiare il vaso di pandora di una sessualità "altra". Insomma la sceneggiatura non convince del tutto, non scava e non approfondisce. Al netto di questo però il film si lascia seguire volentieri e alcune annotazioni sono indovinate, Cito a memoria quella della sempre grande Pietra degli Esposti, una paziente dello psicologo Matteo “No io non mento, semplicemente ometto” o quella di uno dei protagonisti:” L’Italia è bella, peccato che ci sono gli italiani”

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