Regia di Micha Wald vedi scheda film
Tanto per cambiare, non riesco a comprende tutto questo entusiasmo di critica e pubblico per un filmettino così poco significante e significativo. Apprezzabile la figura dell'ebreo filo-palestinese (sarebbe pure ora che almeno le nuove generazioni ci arrivassero) e la usuale - doverosissima, sacrosanta e sempre utile - memoria/denuncia dell'olocausto ma, a parte questo, il film non ha neppure lontanamente lo spessore e la poetica di Ogni cosa è illuminata (da tanti giustamente citata ma a sproposito), o la comicità dissacrante (qui solo scopiazzata maldestramente) dei Coen.
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