Regia di Johnnie To, Wai Ka-Fai vedi scheda film
Tra i più originali polizieschi del cinema di Hong-Kong
Durante un inseguimento in mezzo ai boschi , un poliziotto perde misteriosamente le tracce del suo collega. Dopo svariate ricerche il dipartimento di polizia della città di Hong Kong decide di chiedere aiuto al detective Bun, un ex investigatore dai metodi alquanto inusuali. Tra allucinazioni e relative premonizioni, lo stralunato poliziotto cercherà di risolvere il caso, accompagnato per l'occasione da una giovane matricola in odore di promozione.
Presentato al cinema di Venezia una decina di anni or sono, "Mad detective" è da annoverarsi come una delle opere più particolari dirette dal grande Johnnie To (qui aiutato in cabina di regia dal fidato Wai Kai-fai, autore anche del soggetto e della sceneggiatura), regista che, in ogni suo prodotto, riesce sempre a far convergere con grande naturalezza tutte le peculiarità del suo stile di regia. I due cineasti, oltre all'immancabile Suet Lam , usufruiscono della presenza di Sean Lau, grande attore nonché vero mattatore della pellicola ; i suoi occhi, difatti, vedono personaggi e situazioni che gli altri non riescono a percepire, costruendo a conti fatti un personaggio tanto grottesco quanto lucido e professionale , pur trattandosi di un uomo afflitto da numerosi problemi mentali. Con la sua straordinaria dote di vedere letteralmente i fantasmi interiori che si insinuano nel corpo ma, soprattutto ,nella mente di ogni singolo individuo, egli si dimentica ( non è dato sapere se volontariamente) di affrontare i propri, finendo irrimediabilmente con l'influenzare tutti coloro che gli stanno appresso. A parte un meccanismo tipicamente poliziesco, a livello narrativo è oggettivamente questa l'idea più originale del film , capace di confondere lo spettatore in un gioco dove il vero e l'irreale amoreggiano per lunghi tratti . A fare grande questa produzione della "Milkyway image" (fondata proprio dal qui presente duo registico), non è solo l'idea di partenza ma , soprattutto, l'incredibile messa in scena dell'intera struttura filmica oltre all'incredibile fluidità dei movimenti di macchina; colpisce in special modo la puntualità delle inquadrature, mai buttate a caso nemmeno quando i grandangoli entrano in scena in maniera massiccia, e nella straordinaria raffinatezza delle scene d'azione, presenti in quantità ridotta ma girate con stupefacente stile. L'ironia, la rilassatezza, il tragicomico ben orchestrato, e l'indagine che sviluppa l'intera storia sono ottimamente miscelati fino al grandioso finale, forse uno dei più belli di tutto il recente cinema hongkonghese. Impossibile dilungarsi ulteriormente su un lungometraggio come "Mad detective", perché ogni parola sarebbe probabilmente superflua o inadatta: va semplicemente visto.
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