Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Donando più luce all'individualità di Edith, presenza così aurorale ignota al sentimentalismo del narratore vicentino,il fatalismo decadente fogazzariano Soldati metamorfosa: verso final d'opera che dischiude, per tutti, alla speranza.
("Steinegge", qui, ha detto tutto, forse ha peccato sol di umiltà, dimenticando sé stesso, da quell'aldilà imaginale cui Film Tv gli permette, per eteremagia, ancora qui di esprimersi con garbo e proprietà: che Giacinto Molteni compenetra e rinnova con energia e finezza in ogni sua scena; per avere di più, basta cercare nel magnifico volume di Orio Caldiron su Isa Miranda: e cercando nelle poesie di lei ne troverete una magnifica, assoluta)
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