Regia di Gabriele Muccino vedi scheda film
Detestabile sequel de "L' ultimo bacio" che segna il rientro in patria di uno dei registi italiani più sopravvalutati degli ultimi anni. A fine visione, le domande che mi ronzano in testa sono : ma chi te l' ha fatto fare, caro il mio Muccino, di lasciare Hollywood e soprattutto Will Smith? Hai pensato davvero che esistesse qualcuno oltreoceano che sentisse l' esigenza di sapere come andavano a finire le storie di quei quattro/cinque ipocriti morti dal sonno del primo capitolo? Per quanto tempo ancora dovremo sorbirci questo cinema patinato alla Ozpetek ? Ma soprattutto : chi è il genio che, di fronte a questa ennesima marchetta collettiva, ha parlato di convincente ritratto generazionale? Diavolo, "Baciami ancora", tutto può essere fuorchè un riuscito ritratto generazionale!! Gia quello sui trentenni aveva i suoi problemi ma questo aggiornamento "anta" è davvero patetico, ruffiano e così conciliante da far venire i nervi. Un pessimo racconto corale che preferisce soffermarsi sulle tormentate ma prevedibili vicende sentimentali di un folto gruppo di cerebrolesi anzichè soffermarsi su spunti interessanti quali la depressione, la mancanza di lavoro ed il rapporto con i figli qui trattati con irritante superficialità. Certo, il pezzo forte di Muccino rimane il lavoro su e con gli attori.... Ma non diciamo idiozie. Persa la Mezzogiorno a vantaggio di un' anonima Puccini, del cast, si salva solo Favino che sopperisce con mestiere alle mancanze di una sceneggiatura impietosamente banale soprattutto nel caso del suo personaggio. Il resto, o è sopra le righe come le prove di Santamaria e della Impacciatore, o è imbarazzante come quelle di Accorsi e Pasotti. Non classificabili Cocci, Giannini e Bruni Tedeschi. Stendo un velo pietoso sull' omonima title track di Lorenzo Cherubini perchè potrei diventare offensivo.
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