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Red

Regia di Trygve Allister Diesen, Lucky McKee vedi scheda film

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La recensione su Red

di munnyedwards
7 stelle

 

Lucky McKee è uno dei registi più interessanti usciti in questi ultimi anni, la sua dimensione preferita è senza dubbio quella oscura e sanguinaria del genere horror dove ha già firmato un paio di pellicole degne di nota, ma sarebbe riduttivo inserirlo solo in questo contesto, visto che ha dimostrato di sapersi muovere con grande efficacia anche al di fuori di certi canoni.

Red (suo terzo lungometraggio) non è infatti un horror ma un solido dramma, il film analizza con rigorosa efficacia il decadimento della nostra società buttando nel contempo un occhio indagatore sull’incontrollato malessere delle nuove generazioni, su un mondo giovanile che sembra non avere più ideali, né interessi, vuoto e pericoloso come la testa dei protagonisti di questa vicenda.

La storia è tratta da un romanzo di Jack Ketchum, un nome che a qualcuno suonerà di certo familiare, basta pensare ai molti adattamenti tratti dai suoi scritti, McKee ha chiaramente un debole per questo scrittore visto che anche il successivo The Woman (2011) è firmato Ketchum, cosi come altre pellicole dall’ottima riuscita prodotte in questi ultimi anni (in primis The girl next door di Gregory Wilson).

Le storie di Ketchum sono storie dove l’orrore scaturisce dal contemporaneo, da anomalie sociali che sfuggono ad una precisa definizione, il male è dentro di noi e si manifesta in un contesto dall’apparente normalità, che nasconde invece mostri dalla faccia d’angelo.

 

locandina

Red (2008): locandina

 

Avery Ludlow (Brian Cox) è un vecchio signore che vive isolato dal mondo e che passa le giornate tra una battuta di pesca e il suo negozio di articoli per animali, a fargli compagnia il cane Red, un cane che per Avery rappresenta non solo un fedele amico ma anche l’ultimo regalo della moglie, morta anni prima in circostanze tragiche.

Un giorno mentre se ne sta tranquillo a pesca un gruppo di ragazzi lo prende di mira e senza motivo gli uccide il cane, un gesto gratuito e di rara cattiveria, uno sfregio che tocca delle corde particolari nella mente di Avery e che lo costringe a fare i conti con quella società dalla quale aveva preso le distanze.

Nel film di McKee si parla di gioventù bruciata, ma la ribellione non c’entra nulla, si parla di giovani cresciuti in contesti malsani dove mancano i più elementari valori, dove tutto è permesso e non esistono regole, il regista scava nel profondo dei personaggi e ci fornisce ritratti inquietanti, dal giovane Danny (ottimo Noel Fisher) che col suo fucile spara in testa al povero Red, al padre del ragazzo, un signorotto locale gonfio di arroganza e veleno ben interpretato da Tom Sizemore, fino al più fragile Harold (Kyle Gallner) vittima degli eventi ma incapace di reagire.

 

Kyle Gallner, Noel Fisher, Tom Sizemore

Red (2008): Kyle Gallner, Noel Fisher, Tom Sizemore

 

La storia di Avery Ludlow e del suo vecchio cane Red è una piccola storia, che pero affronta temi di grande attualità, e lo fa con una messa in scena di grande efficacia, sfruttando come meglio non si potrebbe uno straordinario, intenso e commovente Brian Cox, sottolineare che il film si regge tutto sulle sue spalle è pura verità, l’attore fornisce una delle sue migliori prove e in almeno un paio di sequenze lascia un segno profondo.

In una scena in particolare, quando ricorda la storia della tragica morte della moglie siamo quasi rapiti dal suo racconto, una vicenda di ordinaria follia che ben si inserisce nella tematica del film e che spiega l’allontanamento di Avery dalla società.

Ma da certe cose non si può sfuggire, non si può scappare dal mondo che ci circonda, perché gli orrori a volte si nascondono nei gesti più gratuiti, perché la cattiveria pura scaturisce da un giovane idiota armato di fucile che, per puro divertimento, uccide un povero cane.

E Avery questo lo sa fin dal principio, aiutato da una giornalista tenterà di ottenere una piccola forma di giustizia, almeno il riconoscimento del gesto ignobile che è stato fatto, ma non riuscirà in questa impresa e allora la rabbia accumulata si trasformerà in sete di vendetta, in una lotta all’ultimo sangue dove verranno meno anche i suoi principi.

Red è un film che inizia nel dramma e che termina lasciandoci un barlume di speranza, nel mezzo uno sguardo acuto sulla meschinità dell’uomo, sulla perdita di valori basilari e sulla sete di vendetta che può portare quasi alla follia, un racconto che alimenta la tensione fino ad esplodere in un finale violento ma inevitabile, ottimo il lavoro in regia di McKee (coadiuvato dallo sconosciuto Trygve Allister Disen), notevoli le prove degli attori, oltre ai già citati Brian Cox e Tom Sizemore meritano una segnalazione anche i ritrovati Robert Englund e Amanda Plummer.

Voto: 7.5

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