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Religiolus

Regia di Larry Charles vedi scheda film

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La recensione su Religiolus

di Makp
6 stelle

Diciamo che sono un po' combattuto. Prima di tutto mi è piaciuto un sacco il titolo, cioè quello originale Religulous, quello "tradotto" perde senso. Dopodiché considero che il tema trattato in questo film ne farebbe teoricamente il documentario coraggioso che stavo aspettando da un sacco di tempo (diciamo che il discutibile Zeitgeist di Peter Joseph conta poco). Al di là delle mie opinioni in materia che, a onor di cronaca, sono assai simili a quelle del presentatore - il che mi rende uno tra gli spettatori potenzialmente più soddisfatti della visione -  non posso che rassegnarmi al fatto che il film è una via di mezzo tra documentario e commedia, non propriamente un documentario, né un documentario dai toni ironici alla Michael Moore: si tratta proprio di una fusione tra i generi. Il fatto è evidente se si considera che Bill Maher predica il dubbio (un po' la tesi del film), afferma cioè che mentre le religioni del mondo cercano di vendere certezze, ecco, il suo prodotto è proprio il dubbio. Peccato che il modo in cui conduce le interviste è parecchio arrogante, lascia molto poco spazio alle "religulous" opinioni altrui e non solleva alcun dubbio. In poche parole cerca di imporsi nelle discussioni, di padroneggiarle, atteggiamento questo opposto all'apparentemente umile Moore che lascia la controparte "rovinarsi" da sola (questo con Maher accade raramente). Nel frattempo scorrono scritte dal tono comico e si alternano flash di film epico-religiosi e divertenti spezzoni di programmi, interviste e sketch vari. Il tutto per enfatizzare il carattere comico del film e ridicolizzare l'intervistato di turno. Tirando le somme Religiolus funziona a metà, e mi dispiace. Da un lato la commedia è molto gradevole e divertente; dall'altro il documentario spinge su argomenti intrinsecamente controversi senza avere la capacità di affrontarli a testa alta, bensì solo armato di evidente presunzione e furbizia dialettica. Insomma, per quanto con me Maher possa trovare condivisione di idee, non credo proprio che lo spettatore religioso si senta così pervaso da "dubbi".

Sulla trama

Il comico statunitense Bill Maher (per me sconosciuto) gira tra gli stati USA, Vaticano, Amsterdam e Gerusalemme per intervistare alcuni esponenti e credenti in genere di diverse religioni. In particolare si focalizza su cristianesimo, ebraismo e islamismo. La sua tesi è che è ridicolo professare certezze su serpenti parlanti, uomini vissuti secoli e madri vergini.

Su Larry Charles

E' il regista del fortunato Borat. Dirige bene e accompagna con un certo mestiere Maher e le sue idee in giro per il mondo.

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