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Sunshine Cleaning

Regia di Christine Jeffs vedi scheda film

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La recensione su Sunshine Cleaning

di marlucche
2 stelle

Se Sunshine Cleaning ha un merito è quello di stimolare una certa introspezione analitica nello spettatore pensante… Perché ho scelto di vedere questo film? Perché non me ne sono andata dopo non appena 15 minuti dall’inizio della proiezione? Cosa mi spinge a sottopormi a tale rotture di coglioni?
Forse la fiducia nel prossimo? Quel prossimo che dice “un film delizioso… tanto divertente…”.
Dio santo…. Una tale fiducia viene seriamente minata nel profondo dopo la visione di questa pellicola che non ha nessuna ragion d’essere.
Sarà che io sono nata e vissuta a Roma ma a me francamente queste storie sfigate della provincia americana hanno fatto due palle così. Ma non così…. tanto per dire… proprio così nel senso di due palle proprio enormi, che non se ne può più.
Basta freaks… basta personaggi in cerca d’amore, basta conflitti familiari irrisolti, basta bambini pestiferi… basta rifarsi ad altri film che hanno avuto più successo.
Sunshine cleaning, creato a tavolino per soddisfare tutta una serie di necessità imitative che il pubblico vuole vedere sullo schermo, tenta di darsi il lustro dell’inaspettato o semplicemente del “non patinato” buttando là un lavoro un po’ strano… una ditta di pulizie che si occupa di disastri post mortem. Ecco…. Proviamo a cambiare lavoro… e immaginiamo che l’insopportabile Amy Adams decida di fare biscotti o di aprire un asilo nido… il risultato non cambia…
Però sfiorare la “morte”, guardarla di sguincio è più figo e sembra se non altro più ironico.
L’ironia invece qui non è di casa… Per rendere il tutto un po’ più particolare è stato necessario anche tagliare un braccio ad un poveretto.
Aggiungo che il film è montato a cazzo e che spesso le scene si susseguono senza nessuna grazia e infine mi dedico ad affossare l’interpretazione di Amy Adams, ragazza della porta accanto con tutta una serie di completini di biancheria intima fuori portata per la sua precaria condizione economica: INSOPPORTABILE, ancora crede di stare nel magico incanto….
Emily Blunt invece conferma di non essere ancora pronta per un ruolo da protagonista e emergendo meglio in piccole parti da diavolo che veste prada.
Per il resto niente da dire, niente da vedere e, ahimè, niente da ricordare… Ennesima bufala sundanciana....

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