Regia di Sam Mendes vedi scheda film
La vita di una coppia borghese nell'america puritana e conservatrice degli anni cinquanta. Il film è un ritratto micidiale e spietato di un'epoca e di una classe borghese. Lui uomo in carriera ricco e bello che sembra obbedire al motto mussoliniano: le donne devono obbedire, lavare, pulire, fare figli e portare le corna. Lei patetica casalinga bruttina con velleità artistiche. Mentre l'uomo di casa è impegnato ad accumulare denaro e fare sesso con la segretaria, la moglie è costretta a vegetare in uno squallido sobborgo industriale. Un film sull'incapacità del maschio di comprendere la donna, un film sull'egoismo e l'individualismo del playboy maschlista. Lei vorrebbe abbandonare la squallida provincia americana per Parigi dove lui ha combattuto, ma le continue gravidanze glielo impediscono. Alla fine la moglie opterà per un rischioso aborto fai da te. La figura della donna che ne traspare è raggelante: depressa, sciatta, incapace di farsi valere, non emancipata, frustrata, fallita e sottomessa al maschio. L'uomo invece sembra un ''semidio'' che può ottenere tutto dalla vita. Agghiacciante ritratto della famiglia borghese e conservatrice che il 1968 cercherà di spazzare via. Tremendo ritratto di una società capitalista che schiaccia nei propri ingranaggi gli elementi più deboli. Alla fine un'orribile tragedia costringerà il marito a rivedere molte cose della sua vita.
La vita di una famiglia della middle-class americana negli anni 50.
nulla
strepitoso
Ottimo nella parte del maschio bianco borghese, capitalista, protestante e conservatore. Una figura tuttavia profondamente egoista ed autoreferenziale.
Perfetta nella parte di una donna debole oppressa da una società borghese, capitalista, conservatrice e materialista. Una donna non emancipata che subisce le scelte e la sordità del marito.
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