Regia di Alex de la Iglesia vedi scheda film
Non è un brutto film, ma nemmeno un bel film. Si direbbe quasi una via di mezzo. L'idea era abbastanza originale, un'insolita variante a sfondo matematico dei classici intrecci gialli di risoluzione di delitti. Il tutto rappresentato secondo uno stile "antico", condito però da elementi grotteschi e (quasi) macabri. E interessante era vedere due personaggi così diversi, a dire il vero pressoché opposti, l'anziano docente un po' snob e il giovane ma determinato studente, interagire e trovarsi loro malgrado insieme nella conduzione delle indagini.
John Hurt conferma la sua affidabilità nel ruolo del professore Arthur Seldom. L'impressione è che si sia divertito parecchio. Buona prova anche da parte di Elijah Wood, che interpreta Martin. Certo, con il trascorrere degli anni sembra coltivare sempre più una passione per questi prodotti minori o comunque "strani".
Tutto sommato, come ho già detto, il film è forse deludente, ma non è da buttare del tutto, secondo me. Il problema è che, come accade sovente, il trailer risulta ingannevole e finisce per creare un'aspettativa che irrimediabilmente sarà tradita. Complici una conduzione che non sempre si rivela in grado di evitare la noia e una conclusione che potrebbe lasciare l'amaro in bocca.
Malgrado ciò, una possibilità può essergli concessa, a mio avviso. Ma senza troppe pretese.
Le digressioni logico-filosofico-matematiche causeranno l'estasi negli adepti e il torpore in tutti gli altri. In qualche momento la narrazione stenta a proseguire con ritmo. Il finale avrebbe potuto essere meno misero. Per il resto, convincente ed efficace la caratterizzazione dei due protagonisti.
Nulla che fosse particolarmente rilevante.
Più brio ed esposizione avvincente della storia, che necessiterebbe di alcune revisioni, senza dubbio per quanto riguarda il finale, ma anche nel riequilibrare certi squilibri.
Bravo, convinto e credibile.
Distinto, cattedratico.
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