La recensione su Il matrimonio è un affare di famiglia

di bradipo68

8 stelle

Non mettere il dito tra suocera e nuora.La storia è quella di una famiglia ristretta:lei ,inglese trapiantata in Australia per crescere i figli ha sarcificato la carriera artistica,ora fa la cabarettista a tempo perso e intanto lavora di giorno come cuoca per sbarcare il lunario,il figlio con la firma di garanzia della madre ha appena acquistato a rate un camioncino per piccoli trasporti e l'altro figlio,non normale per un problema alla nascita va a scuola.Il tran tran quotidiano viene sconvolto dall'incontro del figlio grande con ragazza disinibita che lavora in un agenzia di noleggio.Quanto è sicura lei,tanto è impacciato lui che non è stato mai con una donna.E le loro scene d'amore(esilaranti,metre cercano di falro per distrarsi e non cedere all'imbarazzo parlano di automobili) hanno una spontaneità veramente rara da trovare nel cinema,il loro scorprirsi a vicenda,i loro primi approcci difficili,i loro litigi sono il sale di tutto il film,molto più del contrasto che si viene a creare tra la madre di lui e la ragazza.Un gioco al massacro senza esclusione di colpi con riappacificazione finale con tanto di matrimonio ed esibizione dal vivo assieme all'ex marito.E'un film che vive anche delle differenze linguistiche,da guardare in orginale se possibile:tanto è rotondo e chiaro l'accento della Blethyn quanto è incomprensibile e pieno di espressioni gergali quello degli australiani(figli della Blethyn compresa).E'un film che vive di momenti esilaranti,di esibizioni di cabaret da una sorta di Lenny Bruce in gonnella che non risparmia le battute pesanti a sfondo sessuale,e di momenti più drammatici in cui la Blethyn ha una pericolosa tendenza a monopolizzare la scena andando spesso sopra le righe.E se il finale è buonista numerose gocce di cattiveria sono cosparse durante tutta la pellicola.E'un film che si regge su personaggi ben delineati,scritto con piacevole ironia e con attori a me sconosciuti(tranne la Blethyn) ma che fanno egregiamente il loro lavoro.Pittoreschi alcuni personaggi di contorno:l'ex marito della Blethyn,cantante country che per sopravvivere fa il vigile notturno al supermercato sospeso in un mondo tutto suo,oppure l'altro spasimante che lei ha,sicuramente più di successo ma anche con meno fascino.Infine il secondo figlio,quello non normale che alla fine è quello che dice le cose di maggior buon senso di tutto il film.Questa pellicola ha spopolato al Sundance ma è un po'diversa dai film che normalmente vengono fuori da quel festival:storie di diversi,di gente che nnon si vuole uniformare alla massa,o storie semplicemente col giusto grado di stranezza ,tutte accomunate da un certo gusto minimalista e da un estetica finto povera.Qui siamo ben lontani dalla classica estetica Sundance:non c'è minimalismo,c'è ironia e c'è un orogliosa identità australiana così lontana dagli stilemi hollywoodiani.Due parole infine sulla Blethyn:in certe sezioni tende a fagocitare il film con la sua tecnica sopraffina non modulata dal lavoro registico.Incredibile il sorriso che sfodera ogni volta che deve salire sul palco:un falso d'autore di quelli che rimangono ben impressi....