1932: il piccolo Irvin è un grande appassionato di baseball; quando la mazza del leggendario Babe Ruth scompare, Irvin intraprende un lungo viaggio attraverso gli States per ritrovarla. Il suo scopo è rientrarne in possesso in tempo per la fine del campionato, così da permettere ai New York Yankees di aggiudicarsi il campionato...
Note
La tardiva distribuzione non ha giovato: la grafica è invecchiata male. Inoltre, la versione italiana non può avvalersi delle voci originali radunate in omaggio al compianto Reeve, ossia Rob Reiner, Macy, Patinkin, Whitaker e la Goldberg. Racconto di formazione "on the road", educativo ma verboso, adatto a bambini tra i sei e i dieci anni al massimo.
Sul depresso e deprimente sfondo della crisi americana degli anni '30 hanno luogo le avventure del giovanissimo Yankee Irving, appassionato di baseball e tifosissimo dei New York Yankees presso il cui stadio lavora suo padre come custode. Il furto della mitica mazza di Babe Ruth, stella della squadra newyorkina, innescherà una serie di eventi che porteranno il giovane Yankee sulle strade… leggi tutto
Divertente e originale, è stata una bella trovata quella della palla e della mazza da basball parlanti e sono simpatici entrambi, è anche "avventuro", colorato e insegna che tutti possiamo raggiungere i nostri sogni se lo vogliamo. leggi tutto
Dunque, accanto ad un bambino che vive un’avventura (non nuova), abbiamo una mazza da baseball ed una pallina animate e parlanti, due tratti poco consoni all’animazione, oltre che ad un gusto lontano alle consuetudini europee (il baseball chi lo segue? Pochissimi …).
C’è poco per cui esaltarsi, ma almeno non si scarta tutto.
Stati Uniti 1932, Yankee Irving…
Sul depresso e deprimente sfondo della crisi americana degli anni '30 hanno luogo le avventure del giovanissimo Yankee Irving, appassionato di baseball e tifosissimo dei New York Yankees presso il cui stadio lavora suo padre come custode. Il furto della mitica mazza di Babe Ruth, stella della squadra newyorkina, innescherà una serie di eventi che porteranno il giovane Yankee sulle strade…
Divertente e originale, è stata una bella trovata quella della palla e della mazza da basball parlanti e sono simpatici entrambi, è anche "avventuro", colorato e insegna che tutti possiamo raggiungere i nostri sogni se lo vogliamo.
Dopo un passaggio al Future Film Festival di Bologna arriva nelle sale, con due anni buoni di ritardo sull’uscita americana, Piccolo grande eroe, pellicola d’animazione digitale che avrebbe dovuto dirigere Christopher Reeve. Lo storico interprete di Superman, scomparso nel 2004, riuscì comunque a ultimarne l’intero storyboard. Ambientato durante la Grande depressione, il film racconta del…
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Commenti (1) vedi tutti
Da un'idea di Christopher Reeve, un film d'animazione più che discreto da un punto di vista dei disegni ma appena passabile quanto a sceneggiatura.
leggi la recensione completa di marcopolo30