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Nella valle di Elah

Regia di Paul Haggis vedi scheda film

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La recensione su Nella valle di Elah

di mm40
6 stelle

Al termine di 18 mesi di servizio in Iraq, un soldato americano torna in patria. Dopo qualche giorno scompare misteriosamente dalla base. Il padre, sergente a riposo, si attiva subito per rintracciarlo; fin dall'inizio appare chiaro che nella vicenda c'è del marcio.


È una storia profondamente nera, quella di Nella valle di Elah, un thriller a sfondo militare scritto (da un soggetto firmato anche da Mark Boal) e diretto da Paul Haggis. La Verità – quella con la maiuscola – esiste, ma è troppo dura da digerire: il protagonista, un eccellente Tommy Lee Jones, le gira attorno per l'intera durata del film e quando finalmente riesce a raggiungerla sa che gli farà male ma è pronto ad accettarla, qualunque essa sia. Tutti sono in qualche modo colpevoli in questa storia di sofferenza e disperazione, tutti hanno qualcosa da farsi perdonare – ma il perdono infine c'è: ed è questa la nota positiva – e ognuno è a sua volta vittima delle decisioni e delle azioni di qualcun altro. Il valore aggiunto della pellicola sta nelle ottime scelte di casting, che vedono tra i protagonisti anche Susan Sarandon, Charlize Theron e Jason Patric, con ruoli marginali riservati anche a Josh Brolin e James Franco. Il ritmo è mantenuto sufficientemente alto nonostante le due ore di durata, forse qualche ingenuità affiora qua e là: basti pensare a come il protagonista entra ed esce dalla base militare come se ci fossero delle porte girevoli, e ogni volta che incontra qualcuno là dentro, quella persona gli svela nuovi particolari su suo figlio: tutti sanno, tranne lui; a conti fatti, visione piacevole con tanto di morale non banale. 6,5/10.

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