Regia di Marcello Fondato vedi scheda film
Commedia che ha non pochi punti in comune col Dramma della gelosia di qualche anno prima, firmato da Scola (i personaggi della Vitti e di Giannini paiono mutuati di sana pianta da lì). In aggiunta al nucleo narrativo che ricostruisce i fatti del processo, sono innestati nella storia tre personaggi di contorno, ma probabilmente utili in quanto nomi di richiamo: Gassman, Cardinale e Pozzetto, nel suo momento migliore. Inutile aggiungere che sono tutti e tre (bravi, ma) ininfluenti ai fini del film: la trama non ha tanta sostanza e la scelta di raccontare i fatti già avvenuti in un processo aggiunge un po' di lentezza alla narrazione. Dato il cast e le situazioni tipiche da commedia all'italiana, non è un brutto film, ma sa di già visto.
Un uomo scompare in un canale industriale durante una lite con l'amante. Dato per morto, la donna è messa a processo. Ma l'uomo, un giorno, arriva in tribunale vivo e vegeto. Intanto una giurata popolare, ispirata dai fatti del processo, riconsidera il suo rapporto col marito.
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