Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Ozpeteck sa ben amalgamare personaggi e situazioni in un buon racconto di vita moderna, con le tipiche problematiche di ogni contesto familiare indipendentemente dalle tendenze e dalle affinità. Il dramma successivo alla malattia, e poi alla morte del giovane Lorenzo non fa altro che acuire il senso di coralità di tutto il film, anche se personalmente trovo troppo frammentata la seconda parte, quasi scontata nel cercare una soluzione che salvi non solo le forme ma anche la sostanza dei rapporti devastati dallo tsunami di una morte improvvisa. Così forse si perde proprio qeul senso di rottura con un certo facile buonismo, dove l'amante e la moglie si stringono la mano, e dove un quasi suicida ritrova la gioia di vivere davanti ad una tavola improvvisamente imbandita dagli amici. Degli attori quasi fastidiose, o meglio impalpabili le prove di Fantastichini e di una stralunata Ambra,ma anche della solita Buy mezza complessata. Per il resto sia Favino che Argentero svolgono discretamente il proprio ruolo, nè un passo in più nè uno in meno di quanto era lecito attendersi. Alla fine forse la migliore è Serra Ylmaz con il suo realismo ai limiti del cinismo, una boccata di aria fresca che però viene subito ricondotta a più miti consigli.
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