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Invasion U.S.A.

Regia di Joseph Zito vedi scheda film

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La recensione su Invasion U.S.A.

di mm40
4 stelle

Il KGB ha progettato un colpo di Stato negli Usa e sta già facendo entrare soldati dalla Florida. L’FBI richiama in servizio l’agente Hunter, che da solo sbaraglia i rivoltosi.

 

Fin dal titolo sembra un videogame; la storia è quella di un videogame, i personaggi sono personaggi da videogame e persino la locandina, con Chuck Norris che spara contemporaneamente con due mitragliette da ogni parte e dietro di lui la città è divorata dalle fiamme – bè, anche quella è degna di un videogame. Ma non si tratta di un videogame: è un film, naturalmente, dello spessore di un videogame; psicologie dei personaggi azzerate (buoni = buoni; cattivi = cattivi), stereotipi a raffica, dialoghi ridotti all’osso, azione in un climax parossistico fino al gran finale con scontro tra il capo dei buoni e il capo dei cattivi, nel quale ovviamente trionfa smodatamente il primo. Certo, c’è anche dell’ironia dietro alla sceneggiatura firmata da James Bruner e da Chuck Norris (non uso a ruoli di scrittura, peraltro), ma il discorso di fondo è piuttosto serioso: anche questo tipo di pellicole, d’altronde, è un’espressione della cosiddetta guerra fredda in atto all’epoca tra Usa e Urss. Se lo si prende come un action abbastanza caotico e dalla morale buonista, privo di legami sociopolitici più di tanto profondi, Invasion Usa è un giocattolo simpatico e dalla visione piacevole, scorrevole nella trama e con tonnellate di azione ben diretta da un esperto del genere (Joseph Zito, che l’anno precedente aveva girato con Norris Rombo di tuono); bisogna però accontentarsi di questo e non chiedere di più. Le strade di Zito e del protagonista non si incroceranno più in maniera diretta, ma nel 2000 il regista girerà Delta force one – The lost patrol con Mike Norris, figlio di Chuck. Quest’ultimo, abbandonate ormai quasi completamente le arti marziali dei primi film, resterà ancora qualche anno sulla breccia con lavori analoghi per poi ripiegare sul piccolo schermo con il fortunato personaggio di Walker, Texas ranger, facendo con esso ritorno agli amati cazzottoni. 4/10.

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